“Matteo Renzi vorrebbe posticipare il referendum”, ha dichiarato Carla Ruocco, deputata del Movimento Cinque Stelle, intervenendo stamattina su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG. Carla Ruocco ha parlato oltreché di Renzi e referendum anche di Patto del Nazzareno ed Unione Europea.
La deputata del Movimento Cinque Stelle, Carla Ruocco, commentando il titolo odierno del Fatto Quotidiano, secondo il quale Renzi e Napolitano sognano di posticipare il referendum, ha dichiarato: “Bisogna vedere che cosa accadrà davanti al ricorso portato avanti da alcuni costituzionalisti. Detto questo, Renzi ne ha fatto una questione politica, non sta garantendo un cambiamento e una spinta verso il progresso e lo sviluppo del nostro Paese, il suo Governo è fallimentare, il voto che ha trasferito su sé stesso sarà una bocciatura netta, per questo cerca di rinviare il referendum. Bisogna informare le persone ed evitare che questa riforma possa essere portata a termine”.
A proposito di referendum, Carla Ruocco ha detto che non sarebbe troppo sorpresa se alla fine Berlusconi decidesse di votare sì: “Il famoso Patto del Nazzareno non è mai tramontato. Quando c’è da mettere all’angolo i portavoce dei cittadini che portano all’interno delle istituzioni la vita quotidiana che trovano in piazza il sistema gli fa una barriera contro. Se Berlusconi cambiasse idea sul referendum non mi meraviglierebbe, non dimentichiamoci che Renzi sta cambiando la Costituzione con Verdini, che potrebbe essere un ottimo anello di congiunzione tra Berlusconi e il Presidente del Consiglio”.
Dopo aver parlato di referendum, senza lesinare critiche a Matteo Renzi, la deputata pentastellata Carla Ruocco ha attaccato l’Unione Europea: “Nella battaglia con l’Europa noi non vogliamo aiutare il Governo,ma i cittadini. Con qualunque mezzo e in qualunque modo. A maggior ragione, nell’ambito di un evento così disastroso c’è questa collaborazione, ancora di più nei confronti di una Europa che dovrebbe essere la prima a voler salvaguardare un patrimonio così prezioso. Il patrimonio storico e culturale dell’Italia appartiene al mondo ed è mortificante che solo gli italiani ne debbano perorare la causa. Dovrebbe essere l’Europa stessa a preoccuparsi del proprio patrimonio, è assurdo ed indecente che noi italiani dobbiamo chiedere qualcosa per tutelare il patrimonio mondiale di tutti e magari ricevere anche un calcio in faccia dall’Europa”.