Terremoto, Danilo Toninelli deputato del M5S questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso del format ECG: “Vogliamo essere dalla parte del Governo per aiutare Renzi a fare finalmente una cosa concreta, che sia forte. Serve un’unione della politica italiana, con tutte le nostre differenze, affinché si possa sforare quel parametro del 3% e quindi quei vincoli europei, per intervenire, su una situazione che è totalmente emergenziale”.

Terremoto, Danilo Toninelli conferma l’apertura del Movimento Cinque Stelle nei confronti di Renzi: “Serve molta concretezza in questo momento, bisogna saper fare le cose e farle in trasparenza e velocemente. La politica ha commesso degli errori enormi, il pareggio di bilancio è una strozzatura per i diritti civili degli italiani. Vogliamo essere dalla parte del Governo per aiutare Renzi a fare finalmente una cosa concreta, che sia forte. Serve un’unione della politica italiana, con tutte le nostre differenze, affinché si possa sforare quel parametro del 3% e quindi quei vincoli europei, per intervenire, su una situazione che è totalmente emergenziale. Mi permetto anche di dire che oggi l’Italia è intervenuta solo dopo le tragedie, ora invece è il tempo della prevenzione”.

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Terremoto, Danilo Toninelli, deputato del M5S, conferma: vogliamo aiutare il Governo e Renzi a superare i vincoli di bilancio imposti dall’Europa. Questo quanto dichiarato dal deputato pentastellato a Radio Cusano Campus: “E’ stato pianificato un piano di sicurezza per gli edifici pubblici e privati. Ci vorranno anni, sforeremo i patti di stabilità, non fa niente. E’ una cosa che va fatta per la sicurezza degli italiani, che creerebbe anche molti posti di lavori. Serviranno tanti soldi, ma sono soldi necessari per far riprendere l’Italia. Come può non esserci su questo un’unità d’intenti della politica? E’ ovvio che non ci fidiamo del Presidente del Consiglio, se il decreto per la ricostruzione sarà coerente, con le risorse giuste, con un Presidente del Consiglio che avrà portato dall’Europa un risultato positivo, perché non dovremmo votarlo? E’ ovvio che però non basta, bisogna mettere in atto anche un piano di prevenzione”.