Il terremoto di magnitudo 6.5 che alle 7.40 di domenica 30 ottobre ha devastato il centro Italia ha lasciato segni indelebili sul nostro patrimonio artistico e culturale. Per parlarne Vittorio Sgarbi, critico d’arte, è intervenuto su Radio Cusano Campus, nel corso del format ECG. “La situazione è drammatica”, ha detto Vittorio Sgarbi parlando dei danni provocati dal terremoto al nostro patrimonio artistico e culturale.
Vittorio Sgarbi, al telefono con Radio Cusano Campus, ha parlato dei danni al nostro patrimonio artistico e culturale generati dalla violentissima scossa di terremoto che ieri alle 7.40 ha fatto di nuovo tremare l’Italia centrale: “Io sono a Pieve Torina, un posto particolarmente colpito. La situazione è drammatica, il Papa non fa un cazzo tutto il giorno, se c’è Dio con tutte queste chiese si diventa atei, perché crollano solo le chiese, tu ti metti a pregare il patrono quando poi il patrono non tiene in piedi neanche la sua chiesa. La prevenzione è importante per gli edifici nuovi, difficile per gli edifici storici, è importante che il governo abbia garantito la ricostruzione,la ricostruzione è l’unica speranza che questi paesi possano rinascere,come è capitato a Nocera Umbra. Renzi- aggiunge Vittorio Sgarbi parlando dei danni provocati dal terremoto al nostro patrimonio artistico – ha dichiarato che non ci sono problemi per il reperimento dei finanziamenti per la ricostruzione, che sarà molto onerosa. Invece di fare nuvole del cazzo, potranno utilizzare i soldi per ricostruire questi paesi”.
Vittorio Sgarbi su quanto capitato a un grande numero di chiese nel centro Italia: “E’ inquietante quello che è accaduto, per chi crede soprattutto. Se uno non crede se ne fa una ragione, ma se uno crede si chiede che cazzo di patrono abbia, se non è capace neanche di tenere in piedi la propria chiesa. Vuol dire che Dio si fa i cazzi suoi. Il crollo della cattedrale di Norcia è un danno enorme, non è crollato un santuario qualunque,ma uno dei più importanti santuari della cristianità. Se crolla San Benedetto uno diventa ateo, è uno di quei posti in cui pensi che il cielo possa metterci una buona parola. Per ricostruire tutto ci vorranno tra i tre e i quattro miliardi di euro secondo me, per la ricostruzione artistica ma non solo”.
Sui complottisti del web che hanno parlato di una ‘falsificazione’ della magnitudo, Vittorio Sgarbi non ha usato mezzi termini: “Dicono delle stronzate, non è che se la magnitudo è più bassa il governo non paga, il governo deve pagare comunque, il governo deve rispondere, non deve fare delle nuvole del cazzo, non è che la magnitudo dice o meno quello che deve pagare lo stato, chi dice questo è un coglione. Comunque oggi Renzi è stato molto chiaro e ha detto che i soldi ci sono”.