Ci vuole coraggio. Ci vuole tanto coraggio per fare musica nuova in questi anni vecchi negli schemi e nelle difficoltà a farsi notare. E il coraggio non manca a Giulio Wilson che ha da poco pubblicato il suo album d’esordio “Soli nel Midwest”. Un lavoro che profuma d’America, con sonorità country e food da mondo rurale. Italiano e musica folk con Banjo, Steel Guitar e chitarre resofoniche? Yes we can. Wilson can.
Lo si capisce già dalla copertina dell’album “Soli nel Midwest”. Lo si capisce dalle sonorità da saloon e balle di fieno che Giulio Wilson è italiano ma solo all’anagrafe. Ci sono tante praterie nelle sue canzoni. C’è tanto di una vita di un produttore di vini biologici, ristoratore ed enologo che ama un certo tipo di suoni. Che ama circondarsi di collaboratori validi. Non a caso, per realizzare questo lavoro, Giulio Wilson ha lavorato con lo scrittore Roberto Piumini, il produttore musicale Eddy Mattei, il chitarrista Marco Di Maggio e la voce e la scrittura di Bobby Solo (altro italiano a stelle e strisce). Musica d’autore? Sì. Ma con atmosfere country e sonorità internazionali dove banjo, pianoforti, dobro, violini e mandolini sorreggono perfettamente le melodie composte dall’artista toscano. Chi vuol sentirlo live, dovrà tornare sui banchi di scuola perché Giulio Wilson è in tour live acustico per l’Uniweb Tour, in diretta sulle principali web radio universitarie.
Ecco il video di “Hey Jack” di Giulio Wilson: