E voi, lo festeggiate Halloween? Si avvicina il 31 ottobre e come sempre il dibattito inizia a farsi vivace su questa ricorrenza che molti contestano ma che sempre più persone celebrano con mascheramenti e serate a tema. Uno che sicuramente non ha dubbi su Halloween è Vittorio Sgarbi, che intervenendo a Radio Cusano Campus non ha usato mezzi termini: “Halloween? Poche cose mi fanno così schifo”, ha detto Vittorio Sgarbi.
Prima di parlare di Halloween Vittorio Sgarbi è tornato sul frigo gate: “Virginia Raggi ha tirato fuori un’idea formidabile. In lei non essendoci nulla che abbia a che fare col sindaco, si sviluppa una personalità che va bene per Zelig, per Striscia la Notizia, ecco la consiglio a Ricci per Striscia la Notizia, al posto di Greggio o della Hunziker. Le sue ultime interrogazioni antimafia sono molto significative, sono dimostrazioni di un mutamento genetico. Comunque, scherzi a parte, quando vedo nelle strade degli utensili mi chiedo quali siano i deficienti che li buttano via. Molti potrebbero essere anche riutilizzati. Non capisco i materassi. Io non ho mai cambiato materasso negli ultimi 30 anni, eppure in tv è pieno di pubblicità che vendono materassi. Ma chi cazzo se li compra tutti questi materassi?”
TRA VIRGINIA RAGGI, REFERENDUM E HALLOWEEN ECCO IL VITTORIO SGARBI PENSIERO- audio
Poi, parlando di referendum, il prof.Vittorio Sgarbi se ne è uscito con una trovata delle sue: “Io ho fondato il comitato del SO. So già come andrà a finire, l’ho scritto su un foglio di carta e lo aprirò il cinque dicembre, quando ci saranno i risultati. L’ho già consegnato al notaio, ho scritto anche le percentuali. Se indovinerò diventerò come Padre Pio, che è mia vocazione”.
Infine su Halloween non ha usato mezze misere: “Se festeggio Halloween?- ha risposto Vittorio Sgarbi – E’ una delle cose che mi fa più schifo nella storia del mondo. Improvvisamente c’è un’ondata di Halloween, in questo mondo che procede per tendenze che si stabiliscono in modo imprevedibile. Halloween rappresenta perfettamente la condizione psicologica di chi si compra dei jeans già usati. Una condizione che piomba su di noi e viene interpretata in modo convinto da chi non ha niente a che fare con questa tradizione. Io non mi sono mai preoccupato”.