In Italia, dallo scorso 4 febbraio è definitivamente vietata  ai minorenni la vendita di alcolici, tabacchi e di tutto ciò che riguarda il gioco d’azzardo. Ma questo divieto quanto viene rispettato? Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, hanno fatto degli esperimenti coinvolgendo in un’inchiesta quattro ragazzi del liceo linguistico di Roma F.Enriques, giunti in radio nell’ambito del progetto alternanza scuola lavoro.

Uno di loro, Claudio, è da poco maggiorenne ed ha avuto il compito di filmare i suoi tre compagni di scuola, Francesco, Nicolò, e Patrizio, tutti minorenni, nel tentativo di comprare sigarette, alcolici e gratta e vinci.

Come si comportano i rivenditori di alcolici, tabacchi e gioco d’azzardo davanti a un minorenne?

1° ESPERIMENTO –  Patrizio, 16 anni, prova a comprare sigarette.

Patrizio, 16 anni, frequenta un liceo linguistico. Proverà a comprare delle sigarette in tre tabaccherie diverse.

Prima tabaccheria: non riscontra alcun problema, appena chiede il pacchetto di sigarette e  il gestore glielo consegna senza esitazione.

Seconda tabaccheria: appena entrato nel locale il titolare gli domanda se deve comprare delle sigarette. Davanti alla sua risposta affermativa gli chiede un documento.  Lui dice che non ce l’ha, prova a convincerlo ma senza successo. Esce a mani vuote.

Terza tabaccheria: Fa un ultimo tentativo.  Con lui c’è anche il suo compagno di classe Francesco, di 16 anni. A Francesco tocca il compito, come scopriremo tra poco, di acquistare gratta e vinci.  Stavolta nessun problema. A Patrizio, 16 anni, danno tranquillamente le sigarette e a Francesco, 16 anni, consegnano senza remore il gratta e vinci.

In due tabaccherie su tre, quindi, pur avendo 16 anni, Patrizio ha potuto comprare tabacco.

 

2° ESPERIMENTO – Nicolò, 17 anni, prova a comprare alcolici

Nicolò, 17 anni, frequenta il liceo linguistico. A lui toccherà comprare alcolici.

Primo tentativo: va in un supermercato. Non trova nessun impedimento. Alcune commesse lo notano, è piccolo ed ha lo zaino sulle spalle, ma non dicono nulla. Prende due lattine di birra, arrivato alla cassa paga e se ne va senza problemi.

Secondo tentativo:  va in un pizza a taglio. Prende dal frigorifero una bottiglietta di birra, si reca alla cassa e anche in questo caso non trova alcun impedimento, a parte il fatto che il titolare della pizzeria forse sperava comprasse qualche altra cosa. “Solo questo?” gli chiede. Nicolò, 17 anni, annuisce. Paga e se ne va con la sua bottiglia di birra.

Nonostante abbia 17 anni, quindi, Nicolò ha potuto comprare tranquillamente alcolici due volte su due.

 3° ESPERIMENTO – Francesco, 16 anni, prova a comprare gratta e vinci

Francesco, 16 anni, frequenta il liceo linguistico.  A lui tocca provare ad acquistare gratta e vinci.

Primo tentativo: entra in un bar e chiede alla commessa un gratta e vinci da 2 euro. Lei, senza alcuna esitazione, ne stacca uno e glielo vende

Secondo tentativo: decide di provare ancora con un bar. Questa volta il proprietario del locale gli rivolge immediatamente un’occhiataccia. Francesco chiede un gratta e vinci ma gli dice male. “Ce l’hai diciotto anni?” domanda il barista. Francesco risponde di sì, ma aggiunge che ha dimenticato il documento a casa. Niente da fare. Esce a mani vuote

Terzo tentativo:Francesco, 16 anni, e Patrizio, 16 anni, sono in una tabaccheria. Patrizio compra tranquillamente un pacchetto di sigarette, Francesco ottiene senza problemi il suo gratta e vinci. Nonostante abbiano entrambi 16 anni riesco a comprare la merce senza impedimenti.

Francesco, 16 anni, ha potuto comprare gratta e vinci nonostante abbia 16 anni in due locali su tre.

Alla fine, quindi, il divieto di vendere alcol, tabacchi e gioco d’azzardo ai minorenni, almeno nell’esperimento che abbiamo fatto a Roma, quanto viene rispettato? Poco…

I tre ragazzi hanno fatto otto tentativi tra gratta e vinci, sigarette e birra. Solo due volte gli hanno chiesto un documento d’identità.