La nascita e lo sviluppo del settore tecnologico presuppone il raggiungimento di due scopi principali: il superamento delle barriere e la possibilità di mettere a disposizione delle persone strumenti in grado di soddisfare le proprie necessità. In quest’ottica l’invenzione di Internet ha rappresentato un’evoluzione sensazionale e mai riscontrata prima, a maggior ragione se il campo di applicazione preso in esame risulta essere quello dell’insegnamento. Sono molti, ad oggi, i supporti digitali che assistono gli studenti nei loro percorsi di apprendimento, soprattutto quelli online, mentre il compito dei docenti si circoscrive nell’attività di potenziamento dell’elemento interattivo, chiave di volta nell’opera di coinvolgimento degli studenti. Va da sé che i risultati in termini di apprendimento non solo appaiono migliorati, ma sono destinati a crescere ulteriormente.
Studenti e tecnologia: le ragioni di un binomio perfetto
La tecnologia, dunque, assume un ruolo fondamentale e diventa uno strumento indispensabile, ma necessita ovviamente di uno studio molto attento: prendiamo per esempio Google, può rivelarsi determinante per informarsi e per prendere appunti su qualsiasi tipo di materia, ma sta allo studente utilizzarlo senza divagare. I giovani fruitori degli strumenti tecnologici devono essere i primi a comprendere il potenziale della rete soprattutto se la si utilizza a scopo formativo, sapendone distinguere gli aspetti giocosi da quelli prettamente didattici, evitando anche di mescolare le due cose. L’insegnamento 2.0 deve risultare come il frutto di una saggia fruizione delle nuove tecnologie, sia da parte degli studenti che da parte degli stessi professori: una sfida che può essere vinta attraverso buon senso e qualche accortezza.
Dalla teoria alla pratica: le piattaforme di e-learning
Si può intendere Internet come vettore didattico? Sì, anche grazie a realtà informatiche come le piattaforme e-learning. Per apprendimento E-learning s’intende l’uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione a distanza.
I progetti educativi di molte istituzioni propongono la teledidattica non solo come complemento alla formazione in presenza, ma anche come percorso didattico rivolto ad utenti aventi difficoltà di frequenza in presenza. Attraverso la teledidattica si facilita la formazione continua e quella aziendale, specialmente per le organizzazioni con una pluralità di sedi.
Imparare per saper insegnare
Gli strumenti digitali sono tra i mezzi più penetranti ed efficaci sia nel miglioramento dell’interazione con gli studenti sia per ottenere un insegnamento migliore. Uno dei passaggi fondamentali comporta che i professori imparino ad utilizzarli per poterne sfruttare al meglio tutte le potenzialità. Una vera e propria sfida che parte dalla cattedra per spostarsi alla vita di tutti i giorni: i giovani, infatti, devono capire quanto Internet non sia solo gioco, ma anche apprendimento. Inoltre, questo rapporto virtuale fra studente e insegnante non deve allontanare, ma anzi avvicinare i due protagonisti.
Interessante, bravi,
se siete interessati io il mese prossimo mi laureo in Unicusano con la seguente tesi:
TECNOLOGIE INFORMATICHE
E
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO:
I ROBOT COME STRUMENTO DI SUPPORTO ALLA TERAPIA CON BAMBINI.
LAUREANDO
Francesco Proteo
Matricola: PSI5000131