“Levateje er vino” diceva, nel primo mitico “Vacanze di Natale”, il grandeAvvocato Covelli interpretato dal compianto Riccardo Garrone. Mai battuta fu più adatta a commentare le ultime uscite pubbliche dell’ex frontman degli Oasis Liam Gallagher. questa volta (questa volta?) spara grosso e coinvolge i Fab Four dicendo cose e sostenendo tesi che hanno fatto accapponare la pelle a qualsiasi amante della musica. I paragoni non sono mai buoni o costruttivi. Se poi sono mirati a generare un “Oasis vs Beatles” l’0esito è quasi scontato. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Ci tocca anche sentire questo. Ci tocca anche assistere ad un Oasis vs Beatles che sarebbe un po’ come organizzare una partita di calcio tra la squadra del parroco e il Barcellona. Eppure non la deve pensare così Liam Gallagher che, non pago di aver basato la sua intera carriera sui suoni e sulle melodie dei ragazzi di Liverpool, dice questo:
“Quello che abbiamo fatto in tre anni i Beatles lo hanno fatto in otto. Perché non abbiamo mai sfondato negli usa? Non lo so. Pensavano che fossimo delle fighette e non sapevano come prenderci. Ma sono contento così. Saremmo potuti andare lì, sposare un’attrice americana, mettere su casa a Malibu, vestirci con giacche da motociclista e indossare scarpe a punta e tutta quella merda lì.”
Sempre un signore la rockstar britannica e sempre protagonista di ragionamento sopraffini. Queste perle di saggezza che creano un effetto “Oasis vs Beatles”, sono contenute in un documentario che si chiama come il singolo di debutto degli Oasis e che racconta la vertiginosa ascesa verso il successo dei fratelli Liam e Noel Gallagher, uniti dall’amore per la musica e dalla voglia di emergere dal grigio ambiente sottoproletario di Burnage, periferia di Manchester. Girato da Whitecross abbraccia la storia del gruppo britpop ma, alla presentazione del film, Noel e Liam lo chiamato, per questo “sacco di merda”. Stesso stile di McCartney, stesso acume di John Lennon!!! Oasi vs Beatles? Zero a mille sempre.
Articolo inutile, scritto da chi degli Oasis conosce a malapena i nomi. Se c’è una cosa che odio, è proprio chi scrive minchi*te senza nemmeno informarsi prima. Ma andate a raccogliere olive, va’!