Ogni anno accademico è indetto un concorso pubblico per titoli ed esame per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Al concorso sono ammessi coloro che hanno conseguito il diploma di laurea in giurisprudenza secondo il vecchio ordinamento e coloro che hanno conseguito la laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza. Il preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università N. Cusano, Prof. Giovanni Puoti, spiega nel dettaglio la natura di questo percorso di formazione e l’importanza che riveste per un giovane laureato.

Prof. Puoti, che cosa sono le scuole di specializzazione per le professioni legali e perché è così importante per un neolaureato prendervi parte?

“Le professioni legali sono tre: l’avvocatura, la magistratura e il notariato. Avvocati e notai passano per l’iscrizione ad un albo professionale, i magistrati attraverso un complicato concorso. In passato la preparazione dei candidati era affidata alla loro buona volontà e alla capacità di impegno e applicazione, con sovente ricorso ad alcune scuole private nate allo scopo di preparare i candidati agli esami. Quando è stato ufficialmente riconosciuto all’università il compito di preparare i neo laureati ai diversi esami di ammissione, è stata strutturata la scuola di specializzazione per le professioni legali.  Con decreto rettorale è stata costituita presso l’UniCusano  una Commissione Giudicatrice del concorso, composta da due professori universitari di ruolo in materie giuridiche, da un magistrato ordinario, da un avvocato e da un notaio e presieduta dal componente avente maggiore anzianità di ruolo ovvero, a parità di anzianità di ruolo, dal più anziano di età. La Commissione provvede inoltre alla formulazione della graduatoria dei candidati. Per dare la dimensione dell’importanza di queste scuole sottolineo il fatto che, pur trattandosi di attività didattico-accademiche, il Ministero competente in materia non è il Miur ma quello della Giustizia, che si occupa in prima persona di monitorare sulla formazione dei futuri avvocati, notai e magistrati e seguirne la selezione. È fondamentale per ogni candidato sia il percorso di formazione che si intraprende nella scuola di specializzazione sia il rapporto con figure professionali esperte ed affermate. È il primo contatto con il mondo del lavoro”.

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata all’Ufficio Protocollo dell’Università N. Cusano. La prova d’esame consiste nella soluzione a cinquanta quesiti a risposta multipla, di contenuto identico sul territorio nazionale, su argomenti di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile e procedura penale. Il tempo massimo a disposizione dei candidati per l’espletamento della prova è di novanta minuti. La Commissione Giudicatrice ha a disposizione per ciascun candidato 60 punti, dei quali 50 per la valutazione della prova d’esame, 5 per la valutazione del curriculum e 5 per il voto di laurea.

Scadenza per la presentazione delle domande per partecipare al Concorso 2016/2017:
7 ottobre 2016
Data di svolgimento test di ammissione:
27 ottobre 2016