Catania-UnicusanoFondi è finita in parità. Uno a uno tra il club di casa e la squadra della ricerca scientifica. Un pareggio prezioso e prestigioso. Allo stadio Angelo Massimino di Catania, dove fino alla stagione 2013-14 le squadre ospiti si chiamavano Juventus, Napoli, Lazio, Milan, Inter e Roma, l’UnicusanoFondi è riuscito a riprendere, grazie a un guizzo di Tiscione, un match emozionante e ben giocato, ma iniziato in salita con il Catania subito in vantaggio dopo appena 8 minuti. L’1-1 finale, il punto conquistato in Sicilia, nel recupero della terza giornata, proietta l’UnicusanoFondi al settimo posto del Girone C della Lega Pro insieme a Taranto, Monopoli e Akragas.
A Catania l’UnicusanoFondi ha fatto un figurone. Ha dimostrato che in Lega Pro può starci eccome. Di più. Ha dimostrato che con il coraggio e l’abnegazione messa in campo ieri il gruppo guidato da mister Sandro Pochesci potrà dire la propria contro ogni avversario. Senza dimenticare che a pochi minuti dal triplice fischio finale un pallone d’oro capitato sui piedi di Albadoro avrebbe potuto trasformare una serata felice in un colpaccio dai connotati storici, se non fosse stato per il miracolo del portiere Pisseri.
Soddisfatto, nel commentare il match contro il Catania, una delle squadre più blasonate della Lega Pro, il Presidente dell’UnicusanoFondi, Stefano Ranucci: “La gara è andata molto bene ma possiamo anche recriminare qualcosa perché l’ultima parata del portiere del Catania è stata clamorosa”. C’è comunque gioia sia per il risultato sia per quanto fatto vedere su un campo difficile come quello ai piedi dell’Etna: “Venire a Catania – ribadisce Ranucci – ha un fascino particolare. Superati i primi 15 minuti, abbiamo dominato per lunghi tratti della partita. Poi le forze si sono equivalse perché avevamo di fronte una grande squadra: va bene così. Noi – assicura il presidente dell’UnicusanoFondi- cercheremo di dare filo da torcere anche alle grandi: con un po’ di sfacciataggine, come abbiamo fatto stasera, possiamo dare fastidio a tutti”.