Paula Hawkins, giornalista e scrittrice britannica, esordisce nel 2015 con il thriller La Ragazza del Treno, romanzo che in poco tempo è divenuto un best seller negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, con più di 4 milioni di copie vendute. In autunno uscirà il film tratto dall’omonimo romanzo di Paula Hawkins con Emily Blunt nel ruolo di Rachel.

Rachel ha 32 anni e soffre di depressione ed alcolismo, nonostante sia molto giovane, si sente inutile, sola e l’unica causa del fallimento del matrimonio tra lei e Tom, un uomo che senza alcun indugio l’ha lasciata per rifarsi una nuova vita con un’altra donna, Anna, da cui ha avuto da poco una figlia. Rachel, incapace di accettare la separazione con Tom, passa intere giornate a bere, finendo anche per essere licenziata, tuttavia ogni giorno continua a prendere il treno delle 8.04 da Ashbury a Londra, e delle 17.56 da Londra ad Ashbury fingendo di andare al lavoro, per salvare le apparenze con la coinquilina. Durante i suoi viaggi, Rachel, osserva dal finestrino la vita delle altre persone, soffermandosi su quella di una giovane coppia che abita poco distante dalla villetta al 23 di Blenheim Road in cui lei aveva vissuto, fino a due anni prima, con l’ex marito Tom.

Rachel idealizza la vita della coppia del civico 15 dando loro dei nomi, Jason e Jess, lui è moro e robusto, un tipo protettivo, lei è minuta, graziosa, con la carnagione chiara e i capelli biondi, corti. Rachel immagina la loro vita coniugale perfetta e felice, quel tipo di vita che lei ha sempre sognato di avere con Tom, ma un giorno osservando dal finestrino del treno si accorge che l’erba del vicino non è così verde come sembra e differentemente da quanto spesso appare all’esterno, la vita altrui non è perfetta come la si immagina. La stessa notte Jess, il cui vero nome è Megan, scompare nel nulla e il mattino seguente Rachel si sveglia incapace di ricordare cosa sia accaduto la sera precedente, a causa dell’alcool, ma consapevole di aver assistito a qualcosa in grado di dare una svolta alle indagini sulla scomparsa di Megan. Ma chi ascolterebbe le parole una donna instabile e ubriacona, accusata inoltre di continua molestie nei confronti dell’ex marito e della nuova moglie?

La Ragazza del treno viene raccontato a titolo di diario, in prima persona, dalle protagoniste Rachel, Anna e Megan. La struttura semplice del romanzo, i continui colpi di scena e gli sconvolgenti segreti custoditi dai personaggi coinvolgono inevitabilmente il lettore, inducendolo a continuare la lettura del romanzo fino alla risoluzione del caso. La scelta di leggere La ragazza del treno mi è stata indotta dalle recensioni discordanti dei lettori presenti nel web: è degno del grande successo ottenuto e del collocamento al vertice della lista dei best sellers del New York Times per più di 3 mesi? Ho trovato la lettura di La ragazza del treno piacevole e scorrevole, ma allo stesso tempo artefatta e dal finale poco originale e in parte forzato. Definirei La ragazza del treno un libro ” al femminile”, dove Paula Hawkins sceglie come protagoniste tre donne dalla personalità fragile e facilmente malleabili, controllate e manipolate continuamente dai rispettivi mariti. Rachel assume il ruolo di “eroina”, la risolutrice del caso, colei che cerca di risolvere i drammi di tutti i personaggi, ma finisce il più delle volte a complicare gli eventi a causa del suo più grande problema, l’alcolismo che la vede descritta il più delle volte come ubriaca e incapace di intendere e gestire le situazioni in cui si ritrova. La ragazza del treno è un libro dove nulla è come appare, che inevitabilmente incuriosisce il lettore, ma lascia la sensazione di averlo già letto in qualche altra storia.

Camilla Miglio