Caos Roma, Antonio Di Pietro difende Virginia Raggi e il M5S. Ecco cosa ha dichiarato parlando di Roma Antonio Di Pietro su M5S e Virginia Raggi su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG
Antonio Di Pietro ha commentato difendendo il M5S la delicata situazione vissuta a Roma dalla Giunta di Virginia Raggi: “Permettetemi di esprimere solidarietà a Virginia Raggi in quanto pretendere da persone che sono appena arrivate che risolvano i problemi di Roma dalla mattina alla sera è una forzatura e utilizzare gli evidenti errori di inizio che sono stati posti in essere per criminalizzare chi, da persona perbene, sta imparando a fare quel mestiere, è una furbata fatta di proposito per scaricare le responsabilità di decenni di storia di personaggi e di partiti che non hanno fatto il proprio dovere nella Capitale”.
Continua Antonio Di Pietro parlando di Roma a difendere M5S e Virginia Raggi: “Stai a vedere che adesso Roma sta crollando perché Raggi ha sbagliato delle scelte nella gestione dei collaboratori. Roma è crollata perché nel corso degli anni in troppi si sono fatti gli affari propri”.
Roma, M5S e Virginia Raggi. Antonio Di Pietro dice la sua. Su chi oggi gongola davanti alle difficoltà di Virginia Raggi, Di Pietro è categorico: “Io quando facevo politica ho vissuto le stesse esperienze in positivo e in negativo che ora sta vivendo il M5S. Dover costruire una classe dirigente dalla sera alla mattina è complicato. Ci vuole tempo, esperienza, umiltà e pazienza. Per questo criminalizzare la giunta di Virginia Raggi è una furbata che alcuni stanno facendo per nascondere le proprie malefatte nel corso di questi anni. In un paese civile e moderno tutti dovrebbero aiutare questa giunta a fare gli interessi della città e del Paese. Molti invece la stanno criminalizzando invece di aiutarla”.
Roma, giunta di Virginia Raggi difesa da Antonio Di Pietro, che spende parole al miele per il M5S. Sulla scelta del nuovo assessore al bilancio, De Dominicis, magistrato, Antonio Di Pietro è entusiasta: “Stiamo parlando non di un magistrato qualunque, ma di un magistrato della corte dei conti che si è occupato specificatamente di guardare ciò che non andava bene in mafia capitale, tanto da averne fatto un’inchiesta contabile. Il magistrato è un po’ come il medico. All’oculista non gli fai fare un intervento al cuore. Un magistrato penale non va bene forse a fare l’assessore al bilancio, ma un magistrato che stava alla corte dei conti è perfetto, visto che si è occupato delle malefatte di mafia capitale. Ci azzecca”.