L’architetto Laura Galimberti è la Coordinatrice della Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per avere un’opinione tecnico-istituzionale circa il crollo della scuola “Romolo Capranica” di Amatrice, oggetto di intervento di miglioramento sismico nel 2013, abbiamo raggiunto proprio l’architetto Galimberti, che ai microfoni di Open Day ha avanzato alcune ipotesi e chiarito le differenze che sussistono tra un intervento di miglioramento sismico ed uno di adeguamento.

Architetto Galimberti, il Governo in tempi non sospetti ha voluto fortemente strutturare l’unità che lei stessa coordina e che si occupa di censire, monitorare e intervenire sulle strutture scolastiche italiane: in un certo modo si era pensato di prevenire?

“Si, c’è stata la volontà di prevenire. Purtroppo non si pensa mai che possano accadere eventi così disastrosi e violenti come il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Siamo preparati e lavoriamo per esserlo sempre ma per calamità naturali così devastanti non si è mai preparati abbastanza”.

Qual è il suo ruolo all’interno dell’unità che coordina?

“L’edilizia scolastica è stata ritenuta emergenza nazionale da questo Governo che ha voluto fortemente la struttura di missione che coordino. Per troppi anni non è stato fatto nessun tipo di intervento sulle scuole italiane che oggi versano in condizioni critiche, sia quelle situate nelle zone sismiche ma anche le altre. Il Presidente Renzi è voluto intervenire in maniera concreta, stanziando, negli ultimi due anni, più fondi di quanti ne fossero stati stanziati negli ultimi venti. Di pari passo c’è stato un tentativo di razionalizzazione di una governante molto complessa, perché gli edifici scolastici sono di proprietà del comune, delle province o delle città metropolitane che hanno anche la responsabilità della loro manutenzione. La programmazione spetta invece alle Regioni mentre le risorse vengono più spesso dal governo centrale. In questo senso è stato fatto un lavoro importante di semplificazione normativa, proprio per rendere più fluida la macchina dei finanziamenti dell’edilizia scolastica”.

Nell’ambito del progetto #ScuolaSicura in questi ultimi due anni è stato fatto molto: è migliorato lo stato delle scuole italiane?

“In 24 mesi abbiamo concluso 3000 cantieri e ne abbiamo 2000 ancora in corso. La realtà è che in Italia abbiamo 3.500 scuole in zona sismica 1 e oltre 10.700 in zona sismica 2: queste sono le nostre priorità e continuiamo a ripetere che la soluzione migliore resta quella di abbattere e ricostruire secondo i criteri richiesti. Il fatto che molti edifici sorgano all’interno di centri storici e alcuni di essi siano palazzi d’epoca impedisce il loro abbattimento. Quello che è possibile fare è intervenire per operare miglioramenti, in alcuni casi anche adeguamenti, ovvero mettere gli edifici a norma secondo le ultime disposizioni di legge”.

Architetto Galimberti, il crollo della scuola Romolo Capranica di Amatrice ha creato un polverone di polemiche perché la struttura sarebbe stata ammodernata nel 2013, non si capisce se attraverso un intervento di miglioramento o di adeguamento sismico: ci spiega la differenza?

“Il miglioramento permette di rendere la struttura più resistente ma si parla di percentuali rispetto ad un adeguamento totale. Con tutta probabilità la Capranica è stata semplicemente migliorata e non adeguata, e questo evidentemente non è bastato. Con l’adeguamento la struttura è resistente al 100% ed a norma di legge”.