Bruno Vespa è molto amato ma anche molto odiato. Capita agli uomini in vista e di potere. Ogni occasione è buona per scatenare la rabbia. L’intervista al figlia di Riina per esempio fu pietra dello scandalo. Ora tocca al terremoto di agosto le cui macerie ancora sono nei nostri occhi. “Ma vi rendete conto di quanta ricchezza per la ricostruzione immobiliare porterà al Paese questo terremoto?“ ha detto ai politici Bruno Vespa e il risultato è che è stato minacciato. Vediamo insieme in che senso.
La frase che ha reso Bruno Vespa un giornalista minacciato è “Ma vi rendete conto di quanta ricchezza per la ricostruzione immobiliare porterà al Paese questo terremoto?“. Forse non il massimo in quanto a tatto. La pensa di certo così la tanta gente che ha insultato il conduttore di “Porta a Porta” sui social network ma non solo. E’, infatti, arrivata anche la richiesta del Codacons delle dimissioni del presentatore che motiva questa richiesta così: “In questa occasione il limite è stato superato attraverso affermazioni assolutamente inopportune; gli utenti non pagano certo il canone Rai per assistere a simili spettacoli né per ascoltare frasi odiose in situazioni così delicate anche dal punto di vista emotivo”. Vespa con le parole ci lavora e non ha avuto difficoltà a rispondere: “Nei dibattiti a Porta a Porta con esponenti del governo ed esperti del settore si è detto a più voci che un gigantesco piano di messa in sicurezza degli edifici in tutta Italia salverebbe migliaia di vite umane e darebbe un forte impulso alla ripresa economica. La pura e semplice verità“. Bruno Vespa minacciato non finisce qua, però. E’ emerso che settanta ceppi delle sue vigne di Primitivo coltivate a Lizzano nei pressi di Taranto sono stati divelti nella notte fra venerdì 26 e sabato 27 agosto. Anche in questo caso il volto Rai ha replicato a testa alta: “Abbiamo tranquillamente vendemmiato il Fiano. Stanotte sono stati tagliati 70 ceppi delle vigne di Primitivo. Si tratta evidentemente di opera di piccoli mafiosi locali. Ma stiano pur sicuri che non mi lascio intimidire“.
Bruno Vespa minacciato. Ma non piegato.