Su Radio Cusano Campus, durante il format ECG, è intervenuta Laura Castelli, capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle.  Castelli ha commentato anche le dichiarazioni fatte da Delrio nel corso di “Porta a Porta”. 

Castelli, M5S, prima di commentare le dichiarazioni di Delrio ha detto la sua sulla reazione del mondo politico dopo il terremoto: “Ci sono state diverse cadute di stile. Da Delrio in tv insieme a Vespa, con quella bruttissima uscita sul pil e i terremotati, poi c’è stata questa scelta di Renzi, che invece di rottamare il passato ha nominato Vasco Errani, nome già conosciuto e che ha già fallito su problemi come terremoto e ricostruzioni nel ruolo di commissario. Quanto accaduto inseguito al suo commissariamento lo conosciamo tutti, arriva anche a includere inchieste che hanno sottolineato quanto la ‘ndrangheta entri in questi appalti e in queste ricostruzioni. Io ho visto poca serietà da parte della politica, non proprio un bell’atteggiamento. Noi tutti gli anni lottiamo affinché si parli di prevenzione. All’inizio è meglio fare delle scelte poco vistose e magari anche impopolari, ma in grado di dare dei risultati negli anni. Si deve sospendere il mutuo a chi ha subito un terremoto ed ha la casa inagibile, mentre il Governo continua con la solita scusa che i soldi non ci sono”.

Secondo Laura Castelli, capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle, Delrio ha fatto un clamoroso errore:“Non ci potevo credere a quello che ha detto, ho dovuto risentire l’audio più volte. Quanto detto è imbarazzante, non ci si può sbagliare su un tema del genere. Non è possibile misurare i morti in Pil e neanche le ricostruzioni dei morti in Pil”.

 

Dopo aver parlato di Delrio, Castelli ha detto la sua sul referendum costituzionale: “Noi nelle piazze questa estate abbiamo trovato persone molto consapevoli, con una grande voglia di comprendere cosa significhi questa riforma. Chi vorrebbe spostare il referendum? Non riesco nemmeno a commentare una ipotesi del genere. Alla Boschi abbiamo chiesto una data da definire in fretta. Non si può giocare sulla Costituzione con la scusa del terremoto”.