Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. Tutti conoscono Nessie, il mostro di Loch Ness, ma pochi conoscono invece Larrie, il mostro del Lago di Como. Se ne sente parlare per la prima volta nel 1946 quando il Corriere Comasco titola: “La paurosa avventura di due cacciatori brianzoli”. Qui,per la prima volta, si cita appunto Larrie, o meglio: il Lariosauro.

Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. Volete saperne di più su Larrie ? Allora dovrete avventurarvi tra le pagine di “Un mostro nel lago? “ Indagine alle origini dei mostri lacustri” di Roberta Baria edito da CICAP. “In  ogni pozza d’acqua, probabilmente anche in quella vicina a casa vostra c’è una storia su mostriciattolo su cui indagare  – ha spiegato Roberta Baria a Radio Cusano Campus nel corso del format Giochi a Fumetti . Di storie sulle acque ce ne sono tante: nei laghi,   nascono nelle profondità come  il tentativo di spiegare qualcosa che non si conosce.”

Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. “L’acqua che si sposta in un modo particolare o un evento che non riusciamo a decifrare, così  sono nate  storie o narrazioni mitiche. A volte nascevano anche  pertenere i bambini lontani dalle rive,  per spaventarli. Una cosa classica che si fa perqualsiasi cosa un po’ pericolosa” Roberta racconta nel libro di quanto i nostri sensi possono essere facilmente ingannati.  “Da una parte è bello lasciarsi ingannare. E’ affascinante sentirsi raccontare storie di mostri e fantasmi ma da lì a crederci è un’altra storia. Per questo è estremamente affascinante capire gli errori di percezione che possono spiegare la genesi di queste leggende.”

Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. Roberta Baria, viaggiatrice e fotografa, si è laureata in Geografia con una tesi in Psicologia Ambientale e Culturale sulle creature lacustri “misteriose”.  Questo libro è proprio la rielaborazione di quella tesi. Scrive nella prefazione del libo Marco Ciardi, professore Storia della Scienza e delle Tecniche e socio effettivo CICAP.  «Roberta, com’è noto, è anche un’ottima fotografa: dunque sa bene che per mettere a fuoco un problema nella sua interezza non basta un singolo scatto, ma una serie di precise inquadrature, che tengano conto di molteplici condizioni. Penso che il risultato finale non vi deluderà».

Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. Nelle pagine di questo libro, oltre a scoprire la storia del Lariosauro quindi, si approfondirà quella dei mostri lacustri. Ma non con un’analisi delle possibili spiegazioni zoologiche sulla natura di questi strani esseri, piuttosto con lo studio delle possibili cause antropologiche e culturali che portano alla nascita e alla “visione” di queste creature.

Il mostro nel lago e l’origine dei mostri lacustri. Attorno a ogni lago, in qualsiasi parte del mondo, esistono quindi  storie, leggende, miti che parlano di strani esseri che vivono nelle sue profondità. In queste pagine l’autrice si chiede se i mostri del laghi sono creature impossibili o se, invece, sono “possibili” ma frutto di errate interpretazioni.

“Soprattutto una volta, – ha spiegato ancora Baria – non si pensava che una foto potesse essere  modificata  e quindi si fa fatica ancora oggi a togliere dalla mente di molte persone l’idea che le foto non possano essere frutto di errori. Inoltre ognuno vede nella fotografia quello che vuole e questo è parte di quel fascino che tiene vive quelle storie. Un bravo fotografo, oggi grazie anche a Photoshop, può facilmente  modificare le foto e farle sembrare quasi una testimonianza reale.  Ci sono storie belle e  appassionanti anche al cinema o alla televisione ma non crediamo che siano vere. Prima di lasciarci ingannare dalle apparenze,  bisogna avere le antenne ben alzate  ed essere sempre critici e scettici, proprio come ci insegna il CICAP.”

 Tutti pronti a immergersi nelle profondità d’acqua dolce?