Super stipendi Rai, impazza la polemica per i maxi compensi che percepiranno alcuni dirigenti. Che cosa ne pensa Renato Brunetta? Il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha parlato questa mattina su Radio Cusano Campus dei super stipendi che molti dirigenti percepiscono in Rai. 

A proposito dei super stipendi Rai, l’opinione di Renato Brunetta è categorica: “Io da 7 anni combatto per avere la trasparenza nella pubblica amministrazione. Io voglio la trasparenza, perché è la base della democrazia. Cercai di imporla anche alla Rai e l’allora dg Masi era d’accordo con me. Volevamo pubblicare gli stipendi di tutti i dipendenti e dei collaboratori esterni. Abbiamo messo a punto questo obbligo che poi la Rai si è guardata bene dall’applicare. Circa dal 2009 quindi la Rai è fuorilegge.”

Super stipendi in Rai, continua Renato Brunetta: “Si sono sempre rifiutati di pubblicare i compensi. Renzi è arrivato addirittura a mettere un tetto alla retribuzione dei pubblici dipendenti. 240.000 euro. Tutti i dipendenti pubblici si vedono ridurre lo stipendio, anche il Primo Presidente di corte di Cassazione. A quel punto, però, Renzi accorgendosi di dover nominare i vertici della Rai, fa marcia indietro, consente un imbroglio e consente alla Rai di essere esentata dal tetto, in quanto azienda operante nel mercato finanziario. Ma la Rai fa, o dovrebbe fare, informazione e cultura. Non attività finanziaria. E il risultato è che Campo Dall’Orto guadagna 600.000 euro e che ci sono decine e decine dirigenti che sono oltre la soglia dei 240.000 euro e guadagnano più del primo presidente di corte di cassazione”.

Sui super stipendi in Rai, Renato Brunetta è categorico: “Questo è aberrante e inaccettabile. Io dico che è bene che gli scandali scoppino, che si veda l’opportunismo di Renzi che fa le regole e poi le disapplica quando si tratta dei suoi amici del giglio magico. Io voglio però che si rendano pubblici anche i 4 o 5 milioni che guadagna Fazio o i 2 o 3 milioni, io non lo so, che guadagna Vespa. Senza invidia, sia chiaro, ma i milioni di italiani che pagano il canone hanno diritto di sapere quanto guadagna la Littizzetto, Vespa, Fazio, i collaboratori esterni tipo Francesco Merlo, che fanno i moralizzatori e i soloni. Noi politici la trasparenza l’abbiamo già attuata da anni. Del mio reddito e del mio patrimonio si sa tutto. Si sa che io ho una 500 del 62, una bmw del 98, un Lupetto (un camioncino funzionante e bellissimo), Di me si sa tutto”.