Il ddl per la legalizzazione della cannabis oggi arriva alla camera dei Deputati. Secondo Maurizio Gasparri, però, non passerà mai. Ecco che cosa ha detto Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, sul ddl legato alla legalizzazione della cannabis.
Sulla ddl per la legalizzazione della cannabis, Maurizio Gasparri ha annunciato le barricate: “Il ddl per la regolarizzazione della cannabis non sarà mai approvato. Si farà una discussione virtuale alla camera, ma le commissioni non hanno esaminato nemmeno 1 dei 1700 emendamenti presentati quindi sicuramente poi la cosa tornerà in commissione e se ne riparlerà a settembre. Comunque, ammesso e non concesso, perché non succederà, che la proposta venisse approvata alla camera, è matematicamente certo che al senato questa proposta non passerebbe mai. Quello di oggi è un esercizio fisico inutile da parte di chi sostiene questa tesi, perché è una tesi sbagliata e perdente. La questione legata al danno alla criminalità fu spiegata benissimo da Borsellino. La criminalità non viene affatto scalfita dalla legalizzazione della cannabis. E per tornare ai giorni d’oggi – prosegue Maurizio Gasparri parlando del ddl sulla legalizzazione della cannabis – anche Gratteri si è esposto in questo senso, spiegando che in termini pratici che la mafia ricava dalle sostanze stupefacenti il 4 o il 5 percento dei propri guadagni. Il grosso arriva dall’eroina e dalla cocaina. Di questo 4 o 5 percento circa tre quarti sono consumi di cannabis effettuati da minorenne e neanche questa dissennata proposta Giachetti arriva alla follia di vendere droga ai minorenni. Di fatto i guadagni delle cosche verrebbero intaccati dell’uno percento. E le cosche guadagnerebbero tantissimo perché se legalizzassimo la cannabis arriverebbe un messaggio sbagliato, che le droghe leggere non fanno male, che si possono usare, e quindi si amplierebbe la platea dei consumatori e le mafie avrebbero più persone da attrarre nel mercato dell’eroina, della cocaina e degli acidi”.
Maurizio Gasparri prosegue nel suo ragionamento contro la legalizzazione della cannabis “I minorenni continuerebbero ad andare nel mercato illegale, mentre i maggiorenni che fanno uso di cannabis cercherebbero di coltivare in privato piuttosto che andare ad acquistare la sostanza e farsi identificare. Il mercato illegale non scomparirebbe e le mafie inizierebbero a spingere altre cose. Io sono uno dei maggiori esperti su questo tema. Bisogna fare una azione più penetrante di informazione e prevenzione. Circola troppa droga, serve maggiore capacità dissuasiva anche nei confronti dei consumatori. Una delle colpe della diffusione delle droghe è comunque la minimizzazione. E’ colpa di quelli che ne parlano bene se gira troppa droga”.
Non solo legalizzazione della cannabis. Maurizio Gasparri ha parlato anche del clima nel centrodestra: “Io sono per l’unità del centrodestra e sono molto identitario. Credo che si debba fare uno schieramento ampio. Chi sostiene il governo Renzi, però, non può immaginare di allearsi con noi. Alfano? Ha descritto la Lega come una banda di mangiabambini scissionisti, gli vorrei ricordare che NCD non naviga in acque fantastiche e che amministra insieme a Forza Italia e alla Lega Liguria e Lombardia. Come mai se i leghisti sono così cattivi ci governa insieme? C’è una contraddizione in ciò che dice Alfano. E poi lui non può pensare a un dialogo con Forza Italia se sostiene Renzi e il Pd. Esca dal governo, solo così si può creare una condizione di pre-discussione”.
Su Parisi leader del centrodestra Maurizio Gasparri pare cauto: “Salvo il disastro di Roma, le elezioni amministrative hanno avuto un esito abbastanza buono. Non c’è più spazio con Marchini, è definitivamente fuori da ogni ipotesi di alleanza con il centrodestra. Immagino che continuerà a impegnarsi nelle sue attività finanziarie ed economiche. Parisi è una persona di grande valore, nel 2008 lo proposi come direttore generale della Rai. Oggi ci sono più risorse, Toti, Carfagna, Gelmini. Questo è un fatto molto positivo. Avere un centrodestra che attraverso una convention o delle primarie, mediante una procedura partecipata, scelga il prossimo alfiere, è una cosa positiva. Anche se io spero che la sentenza della Corte Europea possa rimettere Berlusconi in condizione di candidarsi. Se questo non dovesse accadere avere una pluralità di esperti è una ottima cosa. All’interno di Forza Italia poi ci sono tantissimi giovani che sono la classe dirigente del futuro. Parisi è una risorsa in più. Se dovrà essere leader dipende da lui, a Milano non ha vinto e comunque con lui c’era una squadra. Parisi non credo sia il salvatore della patria, ma ovviamente deve essere coinvolto”.