Start Cup Lazio 2016 entra nel vivo. I maggiori centri di alta formazione della nostra Regione incontrano le eccellenze del mondo della grande impresa e lo fanno nell’Aula Magna dell’Università degli studi N. Cusano, che diviene l’epicentro di un progetto che ha il fine ultimo di mettere in connessione le migliori idee di impresa ad alto contenuto tecnologico con pool di esperti provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale e finanziario. Sono questi gli ingredienti principali della Start Cup Lazio 2016, la Business Plan Competion promossa dai principali Atenei e Centri di Ricerca, Incubatori, realtà imprenditoriali, finanziarie e associazioni di categoria presenti nel Lazio.
In particolare: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi Roma 3, Università degli Studi di Cassino e del lazio Meridionale, LUISS Università Guido Carli, Università di Roma LUMSA, Università degli Studi Niccolò Cusano, CNR, ENEA Parco Scientifico Romano, Fondazione Inuit, Sapienza e Innovazione, CNA, Lazio Innova, BIC Lazio, Intesa Sanpaolo e Ambiente & Innovazione.
La competizione si fa più dura così come il lavoro del Comitato di valutazione chiamato a valutare 22 progetti attraverso una presentazione di un massimo di 5 minuti. Ricercatori, giovani studenti, imprenditori-innovatori, tutti presenti presso il Campus della Cusano per tentare il colpo della vita: vedere la propria idea diventare un prodotto commerciale e commerciabile attraverso un percorso di autoimprenditorialità e consolidamento d’impresa da sostenere all’interno di una delle sedi del circuito tra incubatori, spazi attivi e fab lab del Lazio.
Per capire meglio l’importanza e la dimensione dell’evento abbiamo chiesto al Prof. Mario Risso, Preside della Facoltà di Economia dell’UniCusano, di illustrare i momenti salienti della giornata:
“Start Cup Lazio 2016 vive un momento di grande importanza all’interno della nostra Università perché proprio da qui parte la competizione. Dopo una prima fase di selezione a tavolino, dove tutte le domande sono state vagliate e analizzate, è il momento per i team di presentare la loro idea-progetto. I partecipanti avranno 5 minuti a disposizione per dare il meglio davanti alla Commissione, per spiegare tutte le peculiarità del loro progetto e arricchirlo attraverso slide e dati. La scrematura che verrà effettuata porterà i vincitori alla fase successiva che si svolgerà ad ottobre, quando quelle che oggi sono solo idee diverranno veri e propri business plan”.
Tra i conferenzieri presenti il Prof. Francesco Ferrante, ProRettore al Job Placement e alla creazione d’impresa dell’Università di Cassino:
“Appuntamenti come questo vanno nella direzione giusta, quella di colmare una distanza che è drammaticamente presente nel nostro paese, quella tra università e mondo dell’impresa. I dati parlano chiaro, pochissimi laureati italiani riescono a fare impresa dopo il conseguimento del titolo e questo è un problema per loro ma anche per l’Italia che ha bisogno di un sistema imprenditoriale che riesca ad innovare per competere su scala mondiale. L’Università deve svolgere un doppio compito: offrire opportunità occupazionali ai laureati che vadano oltre il lavoro dipendente e contribuire anche al trasferimento di conoscenza in favore dei territori”.