La violenza sulle donne è una piaga della società e, contestualmente alla sua improvvisa e drammatica reiterazione, è importante dare segni di reazione. La violenza sulle donne non può e non deve essere considerato come un fatto privato solo perché può avvenire tra le mura domestiche, in ogni forma in cui si palesi la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani. Ognuno può fare qualcosa perché su temi come questo non c’è delega né mandato ed ogni cittadino deve fare la propria parte sia come entità individuale che come parte di una comunità civile. Cosa può fare un’università, un centro di alta formazione, per arginare un fenomeno tanto ignobile quanto diffuso? Informare!

L’Università degli studi N. Cusano ha deciso di realizzare una ricerca, con il contributo fondamentale della Facoltà di Psicologia, che ha visto la luce attraverso un’infografica dal titolo “Stop alla violenza contro le donne. Dati e analisi per un cambiamento”. Se i numeri relativi alla violenza contro le donne sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, non si può certo affermare che il fenomeno abbia subìto un rallentamento considerevole. Nel mondo, la percentuale di donne vittime di una violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita è pari al 35%; in Italia, il 16% delle donne è stata vittima di episodi di stalking e circa il doppio ha subìto violenza fisica o sessuale.

Andando a leggere tra i dati emerge drammaticamente come le donne più giovani siano spesso le vittime preferite di uomini violenti, tant’è che il 50% delle donne che hanno subìto aggressioni hanno meno di 16 anni. Spostando l’attenzione a livello mondiale le percentuali parlano chiaro: Asia ed Oceania risultano essere i continenti dove più spesso vengono perpetrati atteggiamenti lesivi dei diritti delle donne (68% dei casi), segue l’Europa con il 46%, appaiate Africa ed Sud America al 38%, fanalino di coda il Nord America con il 32%.

Tornando a parlare del fenomeno, contestualizzandolo all’interno dei confini nazionali, si scopre che il 16% delle donne italiane è stato vittima di stalking. Oltre 3 milioni di donne che hanno subìto violenza dall’ex partner nel 41% dei casi, mentre nel restante 59% le aggressioni sono avvenute da persone sconosciute. Un dato preoccupante almeno quanto quello relativo al numero delle vittime è quello riguardante le donne che non denunciano le violenze patite: di quasi 7 milioni di donne vittime di violenze almeno il 12% non denuncia l’accaduto. Altri aspetti particolarmente utili che emergono dall’infografica “Stop alla violenza contro le donne. Dati e analisi per un cambiamento” riguardano la mappatura dei centri specializzati di ascolto, i pareri degli esperti, l’individuazione dei campanelli d’allarme e i comportamenti da seguire in caso di violenza.

Femminicidio: tutti i numeri nell’infografica di Unicusano
Infografica a cura della Facoltà di Psicologia Università Niccolo’ Cusano