Il viaggio all’interno del servizio di tutoraggio UniCusano si appresta ad entrare nel vivo e dopo la partecipazione della dott.ssa Valentina Ardito, che ha illustrato le linee generali del supporto ai nuovi iscritti e le esigenze degli studenti di Scienze Politiche, è la volta della dott.ssa Leslie Fadlon e del dott. Matteo Paolucci, tutor disciplinari per la facoltà di Economia dell’Università degli studi N. Cusano, il cui compito sarà quello di chiarire come si risponde alle necessità di due tipologie diverse di studenti: i neo diplomati alle prese con l’inizio di un percorso universitario e i problemi logistici degli studenti lavoratori.

Dott.ssa Leslie Fadlon, tutor disciplinare di Economia per le materie Economia e gestione delle imprese, Marketing ed Organizzazione aziendale. Con quale tipologia di studente si confronta con maggior frequenza e quali sono le esigenze e le necessità che i suoi studenti manifestano più spesso?

“All’UniCusano esiste un ventaglio molto ampio per ciò che riguarda le tipologie di studenti iscritti che si differenziano tra di loro per età, impegno sul lavoro, frequenza delle lezioni o partecipazione a percorsi telematici. Ogni studente ha esigenze diverse e palesa necessità che possono variare a seconda del tempo che riescono a dedicare allo studio. Io mi occupo prevalentemente di matricole che, il più delle volte, frequentano quotidianamente il Campus. Con loro si deve fare un lavoro che parte dall’individuazione di un piano di studi che tenga conto delle conoscenze acquisite durante le scuole superiori, per passare all’acquisizione di un metodo efficace di apprendimento che risulti decisivo sin dai primi esami da sostenere”.

Dott. Matteo Paolucci, tutor disciplinare di Economia per le materie Intermediari finanziari, Scienza delle finanze e Statistica economica. I suoi studenti presentano caratteristiche diverse rispetto alla sua collega, dalle quali scaturiscono sollecitazioni diverse anche per chi, come lei, svolge il ruolo di tutor disciplinare.

“Esattamente. Io mi occupo con maggior frequenza di studenti lavoratori e il primo approccio con loro consiste in un processo di sradicamento delle conoscenze pregresse che possa condurli verso un modo nuovo di avvicinarsi alla didattica. Gli studenti lavoratori scelgono di laurearsi all’UniCusano perché esiste un metodo di somministrazione della didattica fruibile per tutto l’arco della giornata, 24 ore su 24. La piattaforma che mettiamo loro a disposizione è semplice, intuitiva, ricca di materiali e lezioni video, in un percorso di apprendimento che tiene conto delle capacità mnemoniche dello studente, da quelle visive a quelle associative, per arrivare allo sviluppo di un processo cognitivo che risulti il più naturale possibile”.

Dott.ssa Fadlon, quali sono le paure più frequenti dei suoi giovani studenti?

“Sono paure legate all’inesperienza, al non aver mai provato o vissuto determinate situazioni. Alzare la mano in aula quando non si è capito un argomento, avvicinare il professore per chiedere una delucidazione o prendere semplicemente la decisione giusta quando c’è da scegliere l’esame più adatto da sostenere. Noi tutor accorciamo la distanza che separa lo studente dal discente, avviciniamo i due mondi fino a farli conoscere e, in un secondo momento, coesistere. Diamo loro il consiglio giusto al momento giusto e li rassicuriamo quando hanno incertezze o perplessità”.

Dott. Paolucci, le paure dello studente lavoratore: quali sono e come si arginano?

“Le prime difficoltà dei miei studenti sono concentrate sull’aspetto organizzativo. Spesso il lavoro non è l’unico ostacolo, ci sono i bambini piccoli, la famiglia, lo sport. Io dico loro che nell’arco di una giornata è possibile ritagliarsi un paio d’ore da dedicare allo studio e quando verificano che ciò che dico è possibile si sentono ancora più motivati. Il secondo problema è rappresentato dal rapporto coi docenti: come contattarli e quali domande fare loro sono gli ostacoli iniziali ma si tratta solo di esperienza. Dopo i primi esami si passa a problematiche più strettamente didattiche, dove abbiamo facoltà di intervenire in maniera capillare”.

Dott.ssa Fadlon, qual è il consiglio che fornisce più spesso ai suoi ragazzi nella preparazione di un esame?

“Io consiglio ai ragazzi che frequentano l’UniCusano di confrontarsi costantemente. Attraverso la comparazione dei diversi livelli di preparazione ogni singolo studente ha la possibilità di capire il suo livello attuale. Questo tipo di confronto viene spesso favorito da seminari di approfondimento che vengono creati ad hoc proprio per consentire ai ragazzi, a rapporto col professore che li esaminerà, di capire quanto gli manca per considerarsi pronti per presentarsi all’esame”.

Stessa domanda per lei dott. Paolucci.

“Debbo dare lo stesso tipo di risposta, il confronto con gli altri, che per lo studente lavoratore avviene attraverso la classe virtuale. Collegati in videoconferenza gli studenti hanno modo di parlare tra loro, interagire col professore e mettere in evidenza i passaggi più ostici dell’esame, quelli compresi meno e quelli più chiari. Momenti di interazione come quelli che avvengono all’interno della classe virtuale consegnano allo studente telematico la percezione di non essere solo, di condividere un percorso comune con altri studenti e di intrattenere rapporti coi docenti nello stesso identico modo di un iscritto frequentante”.