Gabriella Genisi, scrittrice barese, pubblica nel 2016 Mare Nero, edito Sonzogno. E’ il suo sesto romanzo che vede come protagonista il Commissario della sezione omicidi nella questura di Bari, Lolita Lobosco alle prese con un delitto che sfocia in un’inchiesta sulle “navi dei veleni”, navi utilizzate, in modo illecito, per smaltire in mare sostanze pericolose: diossine, metalli pesanti, sostanze radioattive.

Lolita è un’affascinante donna barese, appassionata di cucina e in continua corsa verso la giustizia in equilibrio sulle Louboutin, tacco 12. Alla vigilia del suo quarantesimo compleanno le viene affidato un caso sulla tragica morte di due fidanzati.

Durante una gita in barca con un gruppo di amici Mariella Alvino, studentessa di Biologia, e Luca Di Dio, commercialista, sono riemersi privi di vita dalle profondità del mar Adriatico, a seguito di un’immersione. L’elevata concentrazione di monossido di carbonio nella bombola di Mariella fa pensare a tutto tranne che ad un incidente e iniziano le indagini per scoprire chi abbia voluto la morte dei due fidanzati, prossimi al matrimonio. Durante l’ispezione nella casa di Mariella, Lolita Lobosco scopre, inaspettatamente, un dossier scritto dalla vittima dal titolo Mare Nero, sul traffico dei rifiuti radioattivi relativo all’equipaggio ed alla società armatrice della nave montenegrina “Nostra Signoria di Bonaria”.

Il libro appare diviso in due parti, la prima parte del libro narra l’omicidio dei giovani fidanzati, la seconda parte è un saggio sullo stato del mare e gli ecoreati. La narrazione avviene in prima persona dal Commissario Lolita Lobosco che, attraverso la sua determinazione ed il suo desiderio di cambiare il mondo, giunge alla scoperta di una doppia verità, risolvendo un enigma che per troppo tempo si è tentato ad ogni modo di annegare nelle profondità del mar Adriatico.

La lettura di Mare Nero è piacevole e fluida, resa tale dai numerosi colpi di scena e da un linguaggio semplice, anche se ricco di espressioni dialettali, presenti principalmente nei dialoghi. La lettrice in questo ultimo romanzo giallo, differentemente dai precedenti che vedo come protagonista il Commissario Lolita, vuole trasmettere un chiaro messaggio ai suoi lettori su un argomento attuale. Non basta infatti gettare una bottiglia nel contenitore della plastica o lasciare il sacchetto della spazzatura fuori l’abitazione giornalmente per tutelare e salvare l’ambiente, ma bisogna fare molto di più iniziando dal divenire consapevoli ed informarsi sullo stato attuale del nostro pianeta, ormai compromesso.