Cli è una cantautrice giovane ma determinata. Non ha disdegnato di farsi conoscere al grande pubblico grazie ad un talent, The Voice, ma venendo da solide basi di concerti in giro per l’Italia e per il mondo. Ora torna e non è sola ma in compagnia di uno strano elefante… col tutù! Capiamone di più in questa intervista.

Ti sei mai sentita in prima persona un elefante col tutù?
L’elefante col tutù sono io! Sono io tutte quelle volte in cui mi sento inadeguata, diversa, non all’altezza, paurosa, in ritardo… penso che almeno una volta nella vita chiunque di noi si sia sentito così. L’elefante col tutù è una parte di me che ci sarà sempre e che sto imparando anche ad amare perchè in realtà ha un sacco di risorse:riesce infatti a rifugiarsi e vivere le cose, persone, esperienze e sensazioni che ci fanno ritrovare un po’ di pace per poi rivedere il mondo con occhi nuovi. Allora anche la città più grigia si riveste di colori e di una musica nuovi, così l’elefante col tutù si mette a ballare… felice di essere un elefante col tutù!

L’elefante ha un suo profilo Instagram su cui ha postato il selfie che vi fate in copertina?
L’elefante non ama apparire è molto timido è di quelli che ha un profilo instagram privato con immagine profilo un fiore ma presto pubblicherò sul mio profilo instagram Cli Chiara Beltrame la nostra foto!

Scherzi a parte, l’inadeguatezza genera spesso mostri. Può la musica salvare qualcuno da questo destino?
La musica è la speranza di questa terra e di questa vita. E’ una medicina a tutti gli effetti! La musica salva, mi salva quotidianamente. Se c’è una cosa che ho capito nella vita è proprio questa!

Sei strettamente connessa all’India. Rispetto alla sua aurea fascinosa in stile Beatles com’è vista realmente?
Dal 2008 sono stata cinque volte in India in un centro per bimbi orfani e abbandonati con un gruppo di amici musicisti: abbiamo vissuto con loro 24 h su 24 e portato avanti un progetto educativo musicale. E’ stata sicuramente una delle esperienze più forti, importanti, dure ma allo stesso tempo straordinarie della mia vita: le storie di queste bambini e la situazione lì sono terribili, sono storie di povertà violenza miseria vera… L’aura fascinosa è una parte di una realtà molto variegata e fatta di una fascia numerosissima di popolazione che vive in condizioni disperate di povertà estrema.
Vivere e vedere quindi nel mio piccolo come la musica realmente possa essere come una medicina è stato straordinario… Come spesso succede per la mia musica anche da questa esperienza sono nate delle canzoni… le ascolterete nel disco. ( per tutte le info sul progetto che stiamo portando avanti in India www.gracegroup.it).

Nonostante tu sia molto giovane, o forse proprio per questo, non dai confini alla tua musica. L’Italia ti sta stretta?
Amo il mio paese ma la musica e la vita mi hanno portata a fare viaggi ed esperienze anche fuori dall’Italia. Mi sento da sempre cittadina del mondo, devo ringraziare molto la mia famiglia per questo: non c’è cosa più bella che conoscere, aprire la mente a nuove esperienze e la musica per me è prima di tutto condivisione. Oggi poi il mondo è davvero a portata di mano prima di tutto grazie ad Internet che usavo molto proprio per veicolare la mia musica ancora prima di The Voice e poi anche gli spostamenti! Ho potuto suonare e far conoscere la mia musica in tanti paesi fuori dall’Italia e mi sento estremamente fortunata.

 Hai un passato molto credibile come cantautrice. L’esperienza a The Voice è un tassello in più in tal senso o un fuori pista?
Un tassello in più. The Voice è televisione, è una esperienza molto bella per me che mi ha dato molto e mi ha permesso di arrivare a molti che adesso mi seguono e conoscono la mia musica. Sicuramente la visibilità poi deve essere seguita da qualcosa da dire e da dare e io ho la mia musica che non ho mai smesso di condividere.