Un invito a  Virginia Raggi, una tiratina d’orecchie a Lo Cicero. Come al solito Vladimir Luxuria non le manda a dire. Per commentare la vittoria di Virginia Raggi, Luxuria è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto Luxuria sulla vittoria di Virginia Raggi e sull’eventuale assessorato di Lo Cicero.
Vladimir Luxuria ha detto la sua sulla vittoria di Virginia Raggi prima di parlare di Antonio Lo Cicero: “Che vincesse era nell’aria, anzi diciamoci la verità Giachetti è stato messo sapendo già che non ce l’avrebbe fatta, lo sapeva benissimo come sarebbe andata, magari quello che non si aspettavano è questo plebiscito, che è andato oltre il 67%. Una buona fetta di chi ha votato il Movimento lo ha fatto per punire chi ha governato prima, destra, sinistra, tutta la storia di mafia capitale. Speriamo che non sia stata punita la città di Roma. Ora invito nuovamente Virginia Raggi al Gay Village, questa volta la invito in quanto Sindaco di Roma, perché ora è anche il mio Sindaco, il Sindaco di tutti. Spero che questa volta non declini l’invito, è venuto anche Alemanno, sono convinta che questa volta verrà”.
 
Da Luxuria, poi,  prima della questione Lo Cicero, qualche consiglio a Virginia Raggi sul look: “Sembra un po’ prima della classe, ma in realtà i romani hanno dimostrato che con il 67% di volerla così. Se possiamo dirlo i romani preferiscono le more. La bionda meloni è andata male, il sale e pepe Giachetti pure. Da un punto di vista estetico le consiglio di non tirarsi sempre i capelli dietro le orecchie, visto che non ha delle bellissime orecchie, ma sono banalità, non è importante l’aspetto estetico per un sindaco. La valuteremo per quello che farà, senza pregiudizi”.
Da Luxuria, dopo un commento su Virginia Raggi, poi, un attacco ad Antonio Lo Cicero: “Tra gli assessori che ha preannunciato c’è questo Antonio Lo Cicero. Lo Cicero a parte che spero sia più presente nella giunta comunale di Roma di quanto non lo sia stato nella squadra del Tolosa. Mi auguro che non tratti Roma come Tolosa, sperando che non vada a fare feste da qualche altra parte invece di venire al consiglio comunale. E poi c’è una frase che ha detto, “Uso solo il paradenti nel rugby perché le altre protezioni sono da frocetti”, lui ha detto questa cosa, a infastidirmi non è tanto il termine frocetto, anche se ha detto che lo usa come intercalare, e non mi pare una cosa normale, anche se avesse detto gay la frase è offensiva proprio nel contenuto. Che cosa vuole fare intendere? Che il vero maschio non ha bisogno di protezioni, mentre i gay sono mosci e mollicci? E’ una idea vecchia questa, da stereotipo. Lo invito al gay village per fargli vedere quanti gay più muscolosi e duri di noi ci stanno. Lo Cicero, come assessore alle politiche giovanili e allo sport, dimostri un linguaggio meno triviale e si batta anche contro le discriminazioni. Lo sport dovrebbe insegnare a prevenire le discriminazioni. Si candida alle politiche giovanili e allo sport, staremo a vedere se considererà i gay di Roma come dei frocetti che hanno bisogno del paraspalle…”