Una ricerca destinata a rivoluzionare l’odontoiatria ed in particolare la cura della parodontite, volgarmente conosciuta con piorrea, che ora è possibile debellare anche nelle sue forme più aggressive e spesso refrattarie alla terapia. E’ stato infatti recentemente presentato il più grande studio mai realizzato in parodontologia ad opera di un team di ricercatori italiani. Un addio al bisturi e alle incisioni per curare la piorrea. Ne ha parlato il Prof.Francesco Saverio Martelli, fondatore dell’EDN – Excellence Dental Network, medico chirurgo e odontoiatra, socio Fondatore dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Microscopica, intervenendo su Radio Cusano Campus durante la diretta del programma “Genetica Oggi”.
Prof.Martelli, comunemente chiamata Piorrea, la Parodontite rappresenta uno delle più complesse patologie del cavo orale. Ci aiuti a capire di cosa si tratta?
Parliamo di una malattia che è causata da una infezione, questa infezione però non è come le altre, ossia legata ad un microrganismo. E’ infatti un’infezione polimicrobica che la rende molto difficilmente aggredibile con gli antibiotici perché essendoci molti batteri qualcuno può risultare resistente. Questi batteri poi hanno la caratteristica di nascondersi in zone dove né gli antibiotici, né gli antisettici riescono a raggiungerli.
Ascolta l’intervista al Prof.Francesco Martelli
Professore perché dunque questa ricerca, che ha seguito in prima persona, è stata definita rivoluzionaria?
Perché ci consente di trattare tutti i pazienti, anche quelli con parodontiti gravissime o molto aggressive, quelle che portavano le nostre bisnonne a perdere tutti i denti a 20 anni. Il nuovo protocollo permette la guarigione perché grazie all’uso del laser selettivo, che colpisce e distrugge i batteri senza danneggiare le cellule che compongono la gengiva. Una volta che abbiamo distrutto i batteri in modo specifico abbiamo ricostruito un equilibrio in bocca. Il protocollo Perioblast permette quindi la guarigione del paziente che deve poi sottoporsi a controlli con regolarità.
Una delle vostre ricercatrici ha parlato anche della correlazione fra parodontite e malattie sistemiche. Addirittura l’Alzheimer.
Si è vero, una parodontite non curata in pazienti predisposti geneticamente può portare a malattie come l’Alzheimer. I batteri infatti entrando nel circolo sanguigno possono provocare malattie sistemiche anche molto gravi. La genetica ci aiuta in questo profilando il DNA dei pazienti.