Un momento difficile da cui tirarsi fuori attraverso l’impegno, il sacrificio, l’allenamento e la dedizione. Andreas Billi è un giovane tuffatore, tesserato per il GS dei Carabinieri, che qualche mese fa si è trovato nel bel mezzo di un lungo tunnel di cui ora, però, riesce a vedere la fine.

Andreas sogna di imporsi nel suo sport, sogna le olimpiadi, sogna di ripercorrere le gesta dei più grandi che si sono affacciati da una piattaforma o da un trampolino ma questo non gli impedisce di sognare una laurea che, anche a causa degli infortuni che lo hanno tenuto lontano dalla vasca, è sempre più vicina.

Andreas frequenta la Facoltà di Scienze Politiche all’Università degli studi N. Cusano e il conseguimento di quel titolo per cui si è fatto in quattro dista solo un anno. Ai microfoni di Radio Cusano Campus (89.100 FM e in streaming su www.radiocusanocampus.it ) Andreas Billi si racconta non senza difficoltà, ora che il peggio è passato e che il futuro torna a sorridergli.

Andreas, ci siamo sentiti circa un anno fa mentre stavi partecipando alle Universiadi: che cosa è successo in questi ultimi 12 mesi a livello sportivo?

“Nell’edizione delle Universiadi dello scorso giugno gareggiai da 1 metro, da 3 e feci anche il sincro, tornando a casa con un soddisfacente settimo posto. Ero carico per l’inizio della stagione successiva, con Europei e Olimpiadi nel mirino ed invece a Febbraio mi ha fermato un problema all’occhio e subito dopo ho dovuto togliere l’appendicite. Non è stato un periodo fortunato ma ormai sto tornando ai miei livelli, tra un paio di settimane si svolgeranno a Roma i Campionati Italiani estivi e sarà l’occasione per testare il mio stato di forma”.

Come si affronta un periodo così sfortunato quando si è atleti come te e si punta a partecipare a competizioni importanti come Europei ed Olimpiadi. La testa quanto conta?

“Ora sto bene, sia dal punto di vista fisico che di testa. Quando ci si ferma per infortunio l’aspetto psicologico è fondamentale, bisogna essere seguiti perché il rischio di scoraggiarsi è troppo grande. Il problema che ho avuto all’occhio mi ha tenuto completamente fermo per 3 mesi, è dura restare concentrati e non perdersi d’animo. Ci vuole tanta forza di volontà”.

Hai sfruttato questo momento di inattività per portarti avanti nell’altro tuo sogno, quello di conseguire la laurea?

“Guardando le cose dal lato positivo, questo periodo mi è servito per rimettermi in pari con lo studio. Nell’ultimo mese ho sostenuto con successo ben 3 esami e ne sono particolarmente felice. Tra un anno avrò l’occasione di discutere la mia tesi di laurea ed è un traguardo a cui tengo molto”.

Cosa ti auguri dal punto di vista sportivo?

“Le Olimpiadi sono sfuggite a causa degli infortuni ma sono ancora giovane e punto con decisione alla prossima edizione. Per quanto riguarda i prossimi campionati italiani sono curioso di vedere quanto sono lontano dagli altri”.