Che cosa c’entra Selvaggia Lucarelli col chiodo di Zara? Se si tratta di ravanare like, retweet e traffico sul web, la nostra Selvaggina c’entra sempre e così è scoppiata una nuova polemica. Effettivamente erano almeno cinque giorni che la ragazzona di Civitavecchia non smuoveva un po’ le acque. Questa volta hanno asservito, loro malgrado, al suo scopo alcune fashion blogger che, causa tenera età, non si sono rese conto di essere state usate. Ma andiamo, con ordine. Ecco cosa è accaduto tra Selvaggia Lucarelli e il chiodo giallo di Zara (un tempo era Cruciani ma tempus fugit).
Accade che Selvaggia Lucarelli, alla evidente caccia di qualcosa per alimentare il suo caminetto, becchi la storia giusta (il fiuto ce l’ha!). A spiegarlo è proprio lei con queste parole: “Leggo che è pieno di fashion blogger e snobbette varie che schifano il chiodo giallo di Zara prendendo per il c**o le ragazze che lo indossano (sono state create pagine apposite) perché ‘è da vasche in centro’ o ‘da sagra della sardina’. Bene. Sono andata a comprarmelo. (49,90 euro, tiè)”.
Selvaggia Lucarelli più chiodo gialle di Zara? Calcolo facile perché garantisce una bella polemica. Alcune fashion blogger, cadute nella ragnatela, scrivono così:
“Oggi non capisco se vi fa indignare più l’indifferenza o il chiodo giallo di Zara”
“Sta storia del chiodo giallo di Zara vi sta sfuggendo di mano“,
“Continua a sfuggirmi il nesso tra il chiodo giallo di Zara e Selvaggia che fa la dichiarazione dei redditi mentre legge libri in India”,
“Tipo che sono stupida è evidente però allo stesso tempo meglio di voi che state ancora parlando del chiodo giallo di zara”.
Una volta partita la fiamma, Selvaggia Lucarelli non ha mollato il collo sanguinante della polemica del chiodo di Zara ed ha aizzato le sbarbine con questo punto post: “Alle sedicenti fashion blogger o sedicenti influencer seguite da 4 gatti che continuano a offendere la sottoscritta per aver indossato il chiodo giallo di Zara utilizzando epiteti volgari e variegati, spiego una cosina al volo: io lavoro e tanto perché a 20 anni (figuriamoci passati i 30) non mi preoccupavo un granché dei miei outfit“. Poi assesta il colpo da maestra: “Io mi compro il chiodo Zara perchè posso scegliere. Voi, alla mia età (o molto prima), quando arriverà una fashion blogger più giovane e figa di voi e non guadagnerete più nulla e nessuno vi regalerà più una cippa, il chiodo SARETE COSTRETTE a comprarvelo da Zara. Perché sapete com’è, magari trovare lavoro con un curriculum fatto di selfie, ve lo garantisco, sarà dura”.
Molto più facole continuare a farsi dare lavoro perché ingolfati di like, retweet e traffico vario. Poco importa che il tutto provenga dal torbido. Poco importa.