Elezioni Roma, Alfio Marchini non usa giri di parole nel suo intervento di questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus: “I rom che delinquono li rimandiamo a casa, ho già parlato con i governi cui appartengono queste etnie”. Elezioni Roma, nel corso del suo intervento su Radio Cusano Campus Alfio Marchini ha parlato di diverse problematiche e lanciato molte proposte per il governo della Capitale.
Elezioni Roma. Per amministrare bene Roma, secondo il candidato sindaco Alfio Marchini, servono due pre-condizioni considerate dal candidato civico imprescindibili: “Elezioni Roma? Per governare questa città ci sono due pre-condizioni –ha sostenuto Alfio Marchini-, la prima è che non esiste un uomo solo al comando, serve una squadra di grandissimi professionisti come la nostra, che gratuitamente si è messa a disposizione del nostro progetto. Seconda pre-condizione è che noi dobbiamo cambiare il modello di governo di questa città”.
Elezioni Roma, l’idea di Alfio Marchini è quella di ripartire dal territorio: “La nostra proposta è ripartire dai quartieri. I cittadini non sanno a chi rivolgersi per risolvere i problemi. Abbiamo impostato che da oggi in poi un cittadino avrà un dipendente del Comune di Roma che nei prossimi 5 anni si occuperà solo di quel quartiere, sotto di lui ce ne saranno altri 5 o 10 per tutte le realtà di quel quartiere. Aiuterà i presidenti del Municipio. Un municipio di Roma è grande quanto la città di Verona e il presidente deve essere supportato nella gestione di tutte le complessità che ci sono dentro un quartiere. Voglio che il gestore sia donna perché le donne hanno una capacità di organizzazione migliore degli uomini e sono meno corruttibili. Una donna nel momento in cui si impegna ha una capacità di essere più pragmatica e fedele alla comunità a cui appartiene. Se affidi la gestione di una grande casa a una donna ha una capacità diversa rispetto ad un uomo”.
Elezioni Roma, da Marchini un commento alla squadra presentata ieri dal candidato sindaco del Partito Democratico, Roberto Giachetti: “Qualcuno dei miei ha detto che è un Marino bis –ha affermato Marchini-. C’è una netta continuità rispetto all’esperienza della giunta Marino. Invece secondo me c’è bisogno di una netta discontinuità nei confronti delle disastrose gestioni degli anni passati”.
Elezioni Roma, tra Marchini e la Meloni prosegue il battibecco a distanza sul tema Ferrari: “Cosa gliene importa ai romani con quale macchina giri per la città? I romani vogliono qualcuno che gli risolva i problemi –ha dichiarato Alfio Marchini-. E’ una campagna fatta sul nulla, evidentemente sono a corto di programmi e di idee. Voto disgiunto? E’ un teatrino. E’ una dimostrazione di grande debolezza, sente che gli mancano i consensi, nonostante i sondaggi farlocchi che mettono in giro. Se la Meloni avesse voluto intitolare una via ad Almirante poteva farlo prima durante la giunta Alemanno. Mi sembra uno strumento da campagna elettorale per buttarla in caciara. Sapete il rispetto che ho verso la comunità ebraica. Una cosa è dire che apprezzo Mussolini come urbanista, altra cosa è il giudizio politico. Votare Meloni significa votare Salvini? E’ ovvio, Meloni e Salvini ormai sono un unicum. Che i romani vengano governati dai milanesi mi sembra assurdo”.
Elezioni Roma, ad Alfio Marchini è stato chiesta anche una battuta su Virginia Raggi: “Roma non ha bisogno di una presentatrice televisiva simpatica che sia manovrata da qualcuno che sta a Milano –ha affermato Marchini-. Ci sono degli esponenti del M5S più preparati ma forse meno telegenici. Lei scappa in continuazione, non è un atteggiamento serio. Denota l’incapacità di avere un confronto vero con chi conosce davvero la città. Vorrei che mi spiegasse le fesserie che ha detto su Acea e sulla funivia. Non sono sorpreso quando ha detto che se glielo chiede Grillo si dimetterebbe, perché lei ha firmato un contratto, è una portavoce del Movimento. Ma i romani non vogliono portavoce del Movimento, vogliono un portavoce dei romani”.
Elezioni Roma, il candidato sindaco Alfio Marchini ha affrontato anche il tema legato ai campi rom: “Le persone che vogliono venire in questa città per delinquere e per fare attività non legittime noi li rimandiamo a casa –ha affermato Marchini-. O si fa in modo coatto, oppure ci si mette d’accordo con i governi a cui appartengono queste etnie per studiare piani di rimpatrio”.