Antonella Ruggiero è un patrimonio artistico del nostro paese. Prima coi Matia Bazar e poi come solista, ha scritto pagine importantissime della musica italiana unendo canzoni profonde ad una voce inimitabile. Sempre molto attiva nell’arte, si racconta, ospite del cantautore Bussoletti, ai microfoni della sua trasmissione LINGUE A SONAGLI su Radio Cusano Campus. Parla della sua idea sui talent, dei modi in cui sceglie gli autori dei suoi dischi e di molto altro.
Sui talent: “Se sono affascinata dai talent? No, perché è tutto a blocchi. Ci sono persone disposte a farsi giudicare da persone disposte a giudicare che però sono sempre apparentemente arrabbiate. Mi sembra una cosa così strana e buffa!”
Sulla situazione degli autori musicali in Italia: “Gli autori per un disco li scelgo solo per la loro bravura. Altrimenti li lascio dove sono. Nessuno è obbligato a far nulla ma io faccio scelte personali e non per moda. Per esempio ho lavorato, seppur a distanza, con Marco Travaglio”.
Sulla possibilità di suonare musica italiana in giro per il mondo: “Non si può fare? Non lo credo. Penso invece che, se uno vuole suonare e fare arte in giro per il mondo, lo possa fare. Ci sono percorsi di nicchia che sono interessanti. Diverso è se vuoi gli stadi pieni. Allora scordatelo”.
Sulla sua imitazione ad opera di Elena Di Cioccio per Tale & Quale Show: “Mi è capitata di vederla dopo un po’ di tempo perché mi è stato riferito e sono andata a cercarla su Youtube. E’ stata molto brava. Rispetto a me, però, è un po’ troppo alta ma riconosco che ce l’ha messa davvero tutta”.
Sulla mancata partecipazione degli italiani al referendum: “In pochi hanno votato al referendum sulle trivelle ma tutti sono usciti a festeggiare lo scudetto di Ranieri al Leister? Fa parte da sempre della nostra cultura italiana ma, a dire il vero, fa parte della cultura di tutta una parte del mondo in cui si segue lo sport e non le questioni importanti. Non l’ho mai capito perché secondo me l’essere umano è intelligenza e non ottusità”.
Sulla atavica e mai risolta scissione dai Matia Bazar: “Sono l’unico caso di scissione in tutta Europa che ha funzionato? Per me è un percorso naturale muovermi. Fin da bambina sono iper-attiva. Non ho fatto altro che seguire la mia natura ed ho avuto la fortuna di poter realizzare ciò che pensavo, cosa che non avviene in automatico”.
Sulla scoperta dei Subsonica di qualche anno fa: “In Italia non si fa più scouting? Non so cosa avvenga nel nostro paese. Io faccio quello che mi viene naturale, ed è stato naturale confrontarmi con persone che non ritenevo senza esperienza o inferiori a me solo perché di giovane età. I Subsonica erano bravissimi e questa era l’unica cosa interessante. Per me funziona così non solo nella musica ma proprio nella vita”.
Sui suoi festival di Sanremo e i relativi presentatori: “Ricordarli è una cosa un po’ strana per me perché, quando sono là, è come se entrassi in un vortice per cantare le mie canzoni ed andare via immediatamente dopo. Il contorno di Sanremo, in realtà, non mi è mai interessato più di tanto. Figuriamoci i presentatori”.
Sui tanti premi vinti in carriera: “Se c’è stato un premio che più di altri mi ha emozionato ricevere? Non credo. Al momento ringrazio ma immediatamente dopo metto tutto in scatole che finiscono nel solaio. Non è che io non voglia dare valore ai premi ma mi sembra ne abbia un po’ forse solo il Nobel. Forse”
Ecco il video di “AMORE LONTANISSIMO” di Antonella Ruggiero
***
Ascolta qua l’intervista integrale di LINGUE A SONAGLI
In onda su Radio Cusano Campus tutti i sabato alle 14 su 89.100 FM e in streaming e in podcast