Parafrasando un noto film, i Virtual Time sono “giovani, carini rocckeggianti”. Nati nel 2012 in quel di Vicenza hanno già macinato diversi chilometri di concerti e sono stati già notati da Virgin Radio, un luogo cult per chi fa rock, e da Mtv, che lo ha messi in “Just discovered”. Conosciamoli meglio con questa intervista in esclusiva.

Cosa spinge dei ragazzi, che all’epoca del web possono fare e avere tutto, a formare una band?
La musica è un mondo che ti cattura, da quando ascolti per la prima volta su consiglio di qualche amico il gruppo che poi diventerà il tuo preferito, fino a quando per la prima volta imbracci una chitarra o prendi in mano un paio di bacchette. In questo, Internet non cambia nulla. Quando hai una vera chitarra in mano e impari i primi accordi l’emozione è sempre la stessa!

Led Zeppelin e Deep Purple. Come riferimenti sono impegnativi. Meglio guardare fuori per crescere?
Più che riferimenti, sono due band molto importanti fra le nostre influenze musicali, fra la musica che ascoltiamo e che ci piace. Guardare fuori nel senso di prendere ispirazione da altre band (famose o meno) è una cosa fondamentale, c’è sempre qualcosa da imparare, l’importante però è riuscire ad imparare le cose giuste!

Nella categoria “band” di Mtv i nomi in gara sono Modà, Benji & Fede e così via. E’ per questo che quel canale sta morendo?
MTV è da un po’ di tempo che ha deciso di puntare su altro rispetto alla musica, sitcom e programmi vari hanno un po’ snaturato l’idea che noi cresciuti negli anni 90 ci eravamo fatti. Ha smesso di essere il punto di riferimento in fatto di tendenze e musica, però, e a livello di scelte musicali ha sempre optato per ciò che andava di moda, che riscuoteva successo fra il pubblico, per questo non c’è così da sorprendersi se fra le nomination di band italiane ci sono Modà e Benji & Fede.

Com’è la scena artistica di Vicenza?
La musica è sempre stata un elemento abbastanza importante nella nostra provincia, quasi tutti i nostri amici suonano qualche strumento, fanno i dj, forse è anche per questo che ci siamo messi a suonare pure noi! Abbiamo un sacco band della zona con cui occasionalmente collaboriamo, ci scambiamo contatti. Purtroppo quello che manca sono i locali che fanno suonare in modo serio, con una programmazione musicale gestita in modo attento. Se in più contiamo che fra questi molti ci dicono che fanno suonare solo tribute band diventa difficile anche per noi riuscire a un posto adatto per fare una bella serata!

Suonate molto in giro. E’ vero che 100 concerti valgono meno di un minuto ad X Factor come visibilità o. almeno voi, credete che la musica vera sia su un palco?
Crediamo che farsi un po’ di gavetta in giro per locali serva, conquistarsi il pubblico sera per sera insegni qualcosa e soprattutto che un progetto musicale abbia bisogno di solide basi su cui poi costruire quello che verrà dopo. È un percorso che richiede impegno ma alla fine è anche quello che ci piace fare e quello che per noi significa fare musica.