E’ possibile comunicare attraverso la trasmissione del pensiero in quella che viene definita Telepatia? Ne ha parlato Massimo Polidoro, scrittore, giornalista e segretario del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus (la radio dell’Università Niccolò Cusano in onda sugli 89.100 Fm a Roma e nel Lazio) durante la diretta del programma Genetica Oggi.

Polidoro, come ha scritto recentemente la telepatia è un fenomeno che non è mai stato dimostrato scientificamente.

E’ vero, nonostante tanti pensino che la telepatia sia un fatto accertato o comunque qualcosa che la scienza sta studiando in realtà ad oggi non ci sono prove scientifiche che dimostrino che sia possibile comunicare da una mente all’altra senza utilizzare gli altri organi di senso o senza usare altri tipi di segnali.

C’è però stato un caso particolare quello di Ilga Kirks, una bambina lettone di nove anni che apparentemente sembrava appunto una telepate

Si, in questa storia sembra entri in gioco qualcosa di simile alla telepatia. Questa bambina affetta da ritardo mentale, parliamo di una storia che risale al 1935, sembrava in grado di leggere il pensiero della mamma, dell’insegnate e di chi le stava accanto. Se per esempio la mamma leggeva a mente un libro, lei ripeteva quello che la mamma stava appunto leggendo. Sembrava dunque una prova dell’esistenza della telepatia. Grazie a verifiche successive si capì che questo apparente fenomeno telepatico dipendeva dal fatto che la bambina non leggeva il pensiero ma riusciva in qualche modo a riconoscere i movimenti involontari che la mamma faceva mentre leggeva; piccoli movimenti delle labbra, della gola o del volto. Ilga dunque riusciva a leggere quei segnali e a riconoscerli, una abilità poco comune e straordinaria ma spesso presente in chi ha degli specifici deficit.

MASSIMO POLIDORO PARLA DI TELEPATIA

Il cervello può dunque compensare alcuni deficit sviluppando altre capacità. Pensiamo ai non vedenti che sviluppano un udito particolarmente acuto?

L’esempio fatto è molto giusto. La persona non vedente che sviluppa una sensibilità magari più alta per altri sensi. La plasticità del cervello permette di sopperire ad alcune mancanze e rappresenta uno strumento che l’evoluzione ha favorito per permettere all’organismo di cavarsela anche nelle situazioni più difficili.