Vittorio Sgarbi esalta le capacità creative di Lucia Riina. Intervenendo su Radio Cusano Campus Vittorio Sgarbi ha parlato di Lucia Riina, rivelando però che in Rai e altrove è in questo momento praticamente “vietato” discuterne.
Prima di parlare di Lucia Riina, Vittorio Sgarbi ha detto la sua sulla chiusura di Villa Piccolo scagliandosi contro la burocrazia, considerata dallo stesso Sgarbi ben peggio della mafia: “La burocrazia è peggio della mafia, quello è un posto meraviglioso, che mostra una Sicilia legata agli ultimi barlumi di civiltà, visto che in quel luogo vissero e scrissero tanti personaggi importanti. Per una questione burocratica da 50 centesimi che non ho nemmeno voluto approfondire, l’hanno chiusa. A scuola si insegnano i poeti, poi chiudono le case dei poeti. Cosa hanno da fare di più importanti in Sicilia? Occuparsi di pale eoliche e costruzioni di outlet? Hanno un luogo meraviglioso, lo tengano aperto, questi imbecilli. Spero che Crocetta si svegli, anche se non è in sé. Fossi io presidente della regione ordinerei la riapertura immediatamente”.
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Sgarbi, poi, ha parlato della figlia di Riina, Lucia Riina, che è una grande appassionata di arte: “Non si riesce a parlare in televisione di questa ragazza che non è mai stata in galera, che non può vedere suo padre, cioè può vederlo ma non può neanche toccarlo anche se è ricoverato in ospedale a Bologna, siccome si chiama Riina non ha diritti civili come gli altri, non si può parlare in televisione dei suoi quadri, diventa propaganda alla mafia parlare dei suoi quadri. La figlia di Riina è una pittrice abbastanza brava, non ha alcuna possibilità di comunicare con il mondo, nessuno la fa lavorare e la assume, paga per conto del padre. Tutto ciò che riguarda persone vicine a Riina sono interdette da una specie di maledizione che ha una logica per quanto concerne le responsabilità del colpevole, ma non per i suoi figli. Non mi risulta che non possa parlare la nipote di Mussolini”.