La casa editrice Passerino editore pubblica nel 2015, in formato e-book, “Qualcosa si è rotto” di Francesco di Sibio.

Il romanzo, diviso in due grandi capitoli Lato A e Lato B, come un vecchio 45 giri in vinile, ripercorre la vita di Alessandro Ravece.

A.R. -nome d’arte del protagonista- è schivo ed introverso e fin da bambino suona il contrabbasso, le sue musiche solitarie lo fanno sentire al posto giusto nel mondo. A diciannove anni vive uno dei momenti indefinibili che segnano in lui un cambiamento radicale, il trasferimento dall’Irpinia a Roma dove incontra un gruppo di amici, ed insieme formano una rock band, The Newspaper, che ottiene un inaspettato successo in Italia e nel resto del mondo.

La scalata verso il successo della band e la loro evoluzione nel lato A è affiancata dal lato B, un percorso introspettivo di Alessandro Ravece.  Dopo la rottura della band decide infatti di tornare al suo paese d’origine alla scoperta di sé stesso immedesimandosi nel nonno, la figura più influente della sua vita, un uomo che per anni ha nascosto un segreto inconfessabile fin quando, raggiunta l’anzianità, ha deciso di mettersi in pace con la coscienza confessando il tutto, tramite lettere, al nipote.

L’assoluzione del nonno e la comprensione da parte di A.R. di un gesto, accaduto durante la Grande Guerra, di un uomo terrorizzato dalla morte derivano anche da un incontro casuale del protagonista con un vecchio amico che gli propone di comporre un sottofondo musicale, con il contrabasso, per uno spettacolo letterario finalizzato a ricordare i cento anni dell’Italia nella Prima Guerra mondiale. Il testo letterario riportato nel romanzo è stato realmente messo in scena, accompagnato da un quintetto jazz e narrato dall’autore stesso.

Francesco di Sibio racconta ai microfoni di Open Day la difficoltà di cimentarsi per la prima volta nella stesura di un romanzo, che per lui è stato il risultato di diverse storie ascoltate, fin da bambino, in parte vere e in parte inventate, divenute inevitabilmente la sua principale fonte di ispirazione.

Il libro, dallo stile fluente e facilmente comprensibile, è apparentemente diviso in due storie differenti, ma con un filo comune, la vita di Alessandro Ravece che vive, nel corso del romanzo, diversi “momenti indefinibili che segnano l’inizio o la fine di una storia” –come riportato nell’incipit del romanzo- che conducono il protagonista all’ autoconsapevolezza.

Consiglio la lettura di Qualcosa si è rotto un lungo viaggio interiore, accompagnato costantemente dalla musica Rock che inevitabilmente coinvolge il lettore facendolo immedesimare nel protagonista un uomo costretto ad accettare una dura relatà, capendo di sentirsi più vicino non ad un eroe, tornato vincitore dalla guerra, ma ad un uomo fragile, un antieroe che per anni è stato prigioniero delle sue menzogne non riuscendo a vivere momenti felici o sereni, ma solo un’esistenza tormentata.

Camilla Miglio