L’università Niccolò Cusano è un motore instancabile. Ancor più quando si tratta di lavorare per i giovani. Questa novità riguarda i giovani che fanno musica. Questa potrebbe essere un’occasione immensa. Immensa… e di grande prestigio. Perché è ufficiale che l’UniCusano avrà un premio speciale legato alla comunicazione delle canzoni sul web all’interno di “Voci per la libertà – una canzone per Amnesty”. Il più votato di questo contest nel contest sotto l’egida di una ONG che proprio nel 2016 ha compiuto 40 anni sarà intervistato su Radio Cusano Campus e, soprattutto, avrà il brano in heavy-rotation. Occasioni rare per soggetti rari. Ci spiega la filosofia di tutta la manifestazione e della collaborazione appena nata Michele Lionello, Direttore Artistico di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”.
Ci racconti l’idea che c’è dietro a “Voci per la Libertà– Una Canzone per Amnesty”?
Il festival nasce nel 1998 in occasione del 50° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con lo scopo di promuoverne i principi attraverso la musica e l’arte in genere. In questi 19 anni di storia ci siamo resi sempre più conto di quanto questa nostra idea sia stata vincente, sia nei confronti degli emergenti che dei grandi big della musica italiana.
L’università Niccoló Cusano e Amnesty International lavorano per migliorare il futuro. I giovani possono ancora sperare?
A volte è facile lasciarsi andare allo scoraggiamento, sia rispetto al tema dei diritti umani ma anche più in generale delle prospettive future. Personalmente penso che di risultati confortanti ne siano stati raggiunti molti; se si mettono impegno, passione e fiducia per un futuro migliore, soprattutto per i giovani, questo è possibile. L’importanza della formazione universitaria e la sensibilizzazione ai diritti umani sono fondamentali in questo senso.
La musica ha da sempre rappresentato il canale prescelto dai ragazzi per parlarsi. Che messaggio si vuole passare con questa targa dell’UniCusano da voi?
Questa nuova e prestigiosa partnership con l’università Niccolò Cusano è per noi davvero importante e significativa. L’aver creato un premio ad hoc legato alla diffusione della musica nel web rappresenta l’impegno reciproco nella promozione dei diritti umani, soprattutto attraverso i social network che oggi sono uno dei mezzi più utilizzati dai giovani.
Parafrasandovi, i social network sono la libertà delle voci?
Il web, e i social network in particolare, sono oggi uno strumento fondamentale di diffusione del proprio pensiero e delle proprie libertà. Nell’ultimo periodo abbiamo però visto come molti governi abbiano reagito alle minacce alla sicurezza nazionale con un attacco alla società civile, al diritto alla riservatezza e a quello di libertà di parola. Cerchiamo dunque di utilizzare questi strumenti non solo come modalità di svago ma di espressione delle nostre libertà e dei nostri diritti.
Che consigli daresti a quelli dell’UniCusano per salire al meglio sul vostro palco?
Il palco di “Voci per la Libertà” è ormai diventato un prestigioso ed emozionante veicolo di promozione per la musica emergente. Il calcare lo stesso palcoscenico dei grandi big della musica italiana, l’essere accomunati dall’intento di promuovere i diritti umani e le campagne di Amnesty International, l’avere l’opportunità di lanciare la propria musica ad un pubblico estremamente vasto ed attento, sono opportunità da non perdere. Il nostro consiglio? Semplicemente essere se stessi e metterci il cuore.
Il Premio Amnesty International Italia lo ha vinto Edoardo Bennato. Cosa credi possa insegnare agli studenti un artista così importante?
Il brano di Bennato ha un approccio originale al tema dell’immigrazione e dei profughi. Cito esattamente le parole del Presidente di Amnesty International Italia: “Ci aiuta a fare conoscere questa tragedia e i suoi protagonisti: uomini, donne e bambini che meritano la nostra solidarietà di essere umani. Ma formula anche un auspicio: che “Pronti a salpare”, pronti a cambiare il proprio modo di vedere le persone che arrivano sulle nostre coste, siano i nostri concittadini, gli abitanti della ricca (e non più tanto generosa) Europa. Noi, quell’auspicio, non possiamo che condividerlo.”
ISCRIVETEVI ENTRO il 10 MAGGIO SUL SITO http://www.vociperlaliberta.it