Non ci sta, Gianfranco Rotondi. L’antipolitica è il pericolo che incombe su questo Paese. Per questo, Rotondi, ha annunciato la prossima uscita del suo libro “E’ meglio la Casta” e ha raccontato un episodio che ha per protagonista sua figlia. 

Gianfranco Rotondi, attaccando l’antipolitica, annuncia che sta scrivendo un libro che si chiamerà Meglio la Casta, e racconta cosa è accaduto alla sua bambina di dieci anni, “derubata” qualche giorno fa a scuola da una amichetta: “Sfido l’antipolitica a tal punto che smetto di nascondermi e sto scrivendo un libro dal titolo Meglio la Casta. Una bimba, qualche giorno fa a scuola, ha rubato dall’astuccio una penna a mia figlia. Mia figlia le ha chiesto come mai lo rubasse proprio a lei e l’altra ha risposto che lo aveva preso a lei in quanto figlia di un politico che ruba e che quindi l’avrebbe potuta ricomprare. Se una bimba di 10 anni ha in mente una equazione semplice e cioè che un politico è uno che ruba, pensate che danno ha fatto l’antipolitica. Ormai l’opinione generale è che la politica sia ormai il mestiere di chi ruba soldi alla collettività. Mia figlia ha pianto sul momento, perché avevano chiamato ladro il suo papà e poi ha pianto anche perché la maestra ha messo una nota a tutte e due le bambine, che si sono accapigliate e tirate i capelli. Poi hanno fatto pace, per fortuna”.
 
Gianfranco Rotondi, poi, ha confessato che la sua bambina è particolarmente affezionata a Silvio Berlusconi: “Mia figlia è berlusconiana. Qualche tempo fa ho dovuto convincerla a non pubblicare su Facebook un selfie con Berlusconi. Già a dieci anni, come vede Silvio in televisione mi chiama. Forse lo vede come un nonno. Berlusconi ha una qualità umana speciale con i bambini”: