Ogni bambina sogna di sposare il Principe Azzurro, un uomo grande incantevole, coraggioso, forte, affascinante, e vivere per sempre felice e contenta in un castello, come accade nelle favole.

Nella realtà, tuttavia, non tutte le storie hanno una trama fiabesca o un lieto fine e Marcia Grad Power, con il suo best seller, La principessa che credeva nelle favole, insegna alle lettrici, attraverso una favola moderna, come abbandonare il continuo senso di impotenza e accogliere, invece lo spirito di accettazione, non fuggendo dai problemi, ma avvicinarsi ad essi, trovando la forza di affrontarli, senza attendere che il principe azzurro accorra in aiuto a cavallo del suo nobile destriero.

Victoria, una bionda principessa dagli occhi ambrati, è fin da bambina in attesa del suo Principe Azzurro. Convinta che l’amore vinca ogni cosa e che le favole abbiano sempre un lieto fine, convola ben presto a nozze con il signor Sorriso realizzando il suo più grande sogno. Come spesso accade nella realtà, dopo qualche tempo il signor Sorriso comincia a trasformarsi, come affetto da un incantesimo, progressivamente nel signor Nascosto, iniziando a demoralizzare e sminuire l’ingenua principessa, sfruttando le sue debolezze fino a condurla ad un crollo psicologico e fisico. Sostenuta da alcuni animali –come solito nelle favole-  Victoria decide di intraprendere un impegnativo viaggio verso il Tempio della Verità per poi raggiungere la Valle della Perfezione, imparando che non bisogna dare amore incondizionato per stare bene, ma scegliere di amare perché si sta bene con sé stessi, amandosi senza condizioni così come si è, in ogni caso perfetti.

Con uno stile discorsivo e diretto, l’autrice trasmette un chiaro messaggio, facendo immedesimare facilmente le lettrici che sono state legate sentimentalmente nella loro vita ad un “principe azzurro” che poi si è rilevato un vero “principe dell’inganno”. Se l’esigenza d’amore supera il bisogno di rispetto, si diviene inevitabilmente vittima di qualcuno che finisce col distruggere la fiducia, il sentimento e la favola. La sola soluzione possibile è l’accettazione, accettare che nessun sortilegio e nessuno sforzo siano sufficienti a cambiare un’altra persona.  E’, tuttavia, possibile, se si è disposti ad abbandonare le antiche credenze e convinzioni, cambiare se stessi, rendendo la propria esistenza come la si vuole.

Ritengo sia questa la strada per il raggiungimento della felicità, felicità che porta alla pace e all’amore disperatamente desiderati da ciascuno di noi.

Camilla Miglio