Roma è sempre Roma e le cose là non si fermano mai. Chiedete ai tanti ragazzi che affollano la scena musicale e che la rendono viva di belle novità. Appartengono a questa schiera Gli Absent Feet che, dopo un periodo di rodaggio, pubblicano “Carillon” tratto dall’album d’esordio “Imagineration”. Chi sono e cosa propongono? Ce lo spiegano loro in questa bella intervista.

“Imagineration” è il vostro album d’esordio. Gioco di parole?
Sì, unisce la nostra passione per i Beatles e una generazione che può e deve salvarsi con l’immaginazione. le cose intorno non vanno bene? Vero ma con la testa si possono fare tante cose belle.

Ci vuole molto coraggio ad iniziare una carriera ora. Siete impavidi o pazzi?
Impavidi e pazzi. E’ un momento difficile in luogo difficile perché la musica in Italia ha pochi sbocchi. non c’è investimento e c’è il grande problema dei talent che sono in tutto il mondo ma qua prendono una fetta troppo ampia del mercato. A noi non piace il karaoke.

Il vostro credo artistico è fondere atmosfere dall’ampio respiro internazionale con echi della tradizione popolare nostrana. Come è nata questa idea? Eravate a cena tutti insieme o in un viaggio particolare?
Questo credo non è nato in un momento preciso ma col tempo. Prima ascoltavamo solo Pink Floyd, U2 e Oasis ma poi siamo arrivati ad una visione più spensierata. Per esempio nella nostra musica c’è anche tanto Battisti e voglia di ironia come dimostra il panino dallo cozzone che ci mangiamo in un nostro video

Nel singolo CARILLON dite “Quello che vedi è tutto ciò di cui hai bisogno”… frase da spiegare in un’era in cui, grazie al web, vedi tutto in un click.
Torniamo al titolo dell’album. Crediamo nella forza delle immagini e la spingiamo fino allo stremo.

L’amore è una gran cosa nella musica. L’amore per la terra ancor di più perché raro. Ci raccontate questo sentimento verso il nostro pianeta?
L’ambiente è un tema molto vicino a noi che facciamo la raccolta differenziata e vediamo molti documentari sul tema. C’era la voglia di andare oltre l’amore sdolcinato dei singoli per elevarsi all’amore universale per il nostro pianeta.

Come mai Amalfi per il video?
Un po’ perché era piaciuta a me e mio fratello tanto tempo fa e volevamo tornarci e un po’ sempre per quell’aspetto visivo forte che indubbiamente ha un posto com la Campania. La sua storia ha un senso in intangibilità.

Il vostro rapporto coi social?
Non siamo tipi che pubblicano cose private ma per una band è un ottimo modo per mantenere i rapporti coi fan e crearne di nuovi. Su Facebook siamo molto attivi.

A Roma chi voterete come sindaco?
Abbiamo perso fiducia nella politica tradizionale per cui siamo 5 Stelle. Il passato è passato, ora si deve far provare la Raggi. Se vuole, suoniamo gratis per lei in piazza.

ECCO IL VIDEO DI “CARILLON”