Dylan Magon è un simbolo. E’ un doppio simbolo. E’ figlio di una generazione che, volente o nolente, deve fare i conti con la televisione anche se si vuole fare musica e Dylan i conti li ha fatti con The Voice. Ma è anche figli di immigrati e quindi stemma di una nuova generazione italiana costruttivamente contaminata. Adesso, prodotto da Steve Luchi, Dylan Magon va oltre il talent pubblicando il singolo “Atomi & Molecole”. Black & Italy? Yes we can. Lo di ce lo stesso Dylan chiacchierando con noi.
Cecile con “N.E.G.R.A.” ed ora te… anche la musica italiana finalmente si colora?
Sì lo spero, sarebbe ora… anche perchè fa strano che oggigiorno, in Italia, ci sia ancora una sorta di “razzismo” musicale nonostante tutti gli artisti “colorati” che come me sono italiani e vogliono vivere e lavorare in Italia. Non lo capisco soprattutto perchè so che non ci mancano i mezzi per poter competere con la scena musicale internazionale che, a differenza della nostra, è piena di artisti di varie etnie, estrazione culturale e sociale… e questo succede in ogni nazione fuori che qui.
Quanto ti fa incazzare Mario Balotelli che potrebbe sensibilizzare il paese e invece pensa solo alle belle macchine?
Non mi fa incazzare per niente, perchè so che non tutti i neri possono essere Martin Luther King, come so che non tutti i bianchi possono essere Abramo Lincoln! Quello che mi fa incazzare è vedere persone di “potere” che, di fronte o laddove risiede un problema, non fanno niente ne per sensibilizzare l’opinione pubblica o ancor di peggio, per risolverlo mentre credo che queste persone dovrebbero avere un “dovere morale” che molto spesso viene a mancare… perchè non lo hanno!
Di J-Ax avevi già un’idea come personaggio pubblico. Quando l’hai conosciuto che impressione hai avuto? Deluso o ha confermato tutte le sue sensazioni?
Il conoscere Ax di persona non ha fatto altro che confermare le cose positive che pensavo di lui e che intravedevo in lui… e l’aver potuto lavorare con lui, durante la trasmissione The Voice, mi ha arricchito sia artisticamente che, perchè no, umanamente.
Arrivi da un talent considerato la serie B di X Factor. Credi che peserà nella tua carriera?
Io ho deciso di partecipare a The Voice sapendo benissimo che non era X Factor. Ho vissuto l’esperienza di The Voice quasi come una “sfida” con me stesso, per dimostrarmi capace e di essere in grado di poter fare quello che amo. Sapevo che, anche se fosse andata meglio di come è andata, anche se avessi vinto, partecipare a un talent minore non mi avrebbe dato una grandissima visibilità, ma mi avrebbe permesso non solo di cimentarmi e/o mettermi alla prova, ma anche di conoscere persone e professionisti, con la speranza di “entrare” a far parte di un mondo che io vivo come fosse il mio ovvero quello della musica.
Tra un palco tuo allo Stadio Olimpico ed un featuring in studio con Lady Gaga cosa scegli?
Ahahahahahaha… sceglierei il feat con Lady Gaga, non appena finito di reccare il brano, elicottero sul tetto dello studio che ci porta direttamente dentro lo Stadio Olimpico dove c’è già la band che suona sul palco davanti a 80.000 persone… sì, sceglierei questo, anche perché, semmai riuscissi un giorno a fare un brano con Lady, quasi sicuramente sarei già famoso famoso famoso!
Sei un pusher ed io un pischello di periferia… come mi spingi la tua canzone?
Ti direi semplicemente di provarla una volta soltanto… una sola volta… perchè so che la mia musica è più potente di qualsiasi altra al mondo, è l’unica che anche dopo che la ascolti una volta sola… ti rende dipendente… Dylaniato! Ahahahah! Scherzi a parte, sono felice di avere un team con il quale posso non solo esprimermi artisticamente, ma sempre di più avere la possibilità di raggiungere e realizzare il mio sogno più grande: fare musica e vivere per quello.
ECCO IL VIDEO DI DYLAN MAGON “ATOMI & MOLECOLE”: