Cristina Comencini , nata a Roma nel 1956, è una scrittrice , sceneggiatrice e regista italiana. Nel 2004 pubblica il romanzo “La bestia nel cuore”, su cui si baserà, successivamente, il film, diretto dall’ autrice stessa.

Sabina, che fin da piccola sogna di diventare attrice, ha il viso minuto, la pelle candida e gli occhi blu scuri, al punto da sembrare neri, come i capelli. E’ timida, insicura, arrendevole, poco ambiziosa e, in un severo e rigido mondo dello spettacolo, accetta il poco appagante ruolo di doppiatrice. Molto diverso da lei è Franco, convivente della protagonista, uomo affascinante e molto ambizioso che ha accettato di recitare un ruolo secondario in una mediocre fiction.

La tranquilla e appagante vita di Sabina viene alterata da un sogno. “Sabina è una bambina. E’ mattina presto e lei, appena sveglia, si accorge che le lenzuola del letto sono bagnate e il padre dorme vicino, molto vicino a lei”. E’ un ricordo dimenticato o un semplice sogno? Questo dubbio ossessiona le giornate della protagonista, assieme ad un’inaspettata gravidanza che preferisce non condividere con il compagno.

In cerca di risposte, decide di partire per l’America dal fratello Daniele, lasciando in Italia il compagno Franco, preda delle sue forti tentazioni sessuali e la migliore amica Emilia, intimorita dall’idea di rimanere sola, essendo ormai cieca da diversi anni. Daniele svela a Sabina i numerosi abusi subiti dal padre durante l’infanzia, il tentativo non riuscito di proteggere la sorella minore (Sabina) dallo stesso destino e i silenzi di una madre che nascondeva e difendeva il vizio del marito, giustifcandolo.

La mia scelta settimanale è ricaduta su questo libro per due motivi in particolare. Il primo è dato dall’aquila rosso vivo raffigurata sulla copertina, un colore molto intenso che rappresenta il coraggio e la determinazione con cui Sabrina affronta i grandi eventi della sua vita.

Il secondo è il suggestivo titolo “La bestia nel cuore”, un segreto oscuro che vive nel cuore della protagonista, a lei celato per diversi anni da suo fratello, uomo apparentemente forte, che nonostante il lungo percorso in analisi, non riesce ancora a baciare i figli prima di andare a dormire. Sabina riuscirà a sconfiggere la bestia solo quando seppellirà i genitori per la seconda volta, accusandoli di aver ucciso e assalito nella notte i propri figli, anziché proteggerli. L’urlo di rinascita di Sabina accompagnerà la nascita di una nuova vita, suo figlio. Consiglio la lettura di questo libro che tratta di un tema drammatico e diffuso, quella degli abusi in famiglia.

Scene crude ed ingiuste lasciano spazio ad un finale liberatorio, dove Sabina e suo fratello Daniele accettando e affrontando il passato vincono la loro “bestia nel cuore”.

Camilla Miglio