Don Antonio Tamponi, parroco di Tempio Pausania, è stato intervistato oggi su Radio Cusano Campus. E’ il parroco che ha messo all’asta il suo Rolex, barattandolo per 20 agnelli.
Il parroco è balzato agli onori delle cronache per aver barattato un rolex di sua proprietà con venti agnelli, da far mangiare ai poveri che assiste, in occasione della Pasqua. Contattato da Arduini e Di Ciancio, ha spiegato: “Questo Rolex me lo hanno regalato quando fui ordinato sacerdote. Quando diventai parroco, il vescovo mi disse che non era bene che un sacerdote avesse un Rolex. Promisi, quindi, che se fosse aumentata la povertà lo avrei donato. Così ho mantenuto la promessa, l’ho messo all’asta, ma non per denaro, per denaro sarebbe stata una porcheria. L’ho messo all’asta in cambio di cibo per i poveri.Ogni cosa che fa un prete diventa un caso. Quelli che mi hanno difeso di più in questo caso sono gli atei, i pensatori, gli intelligenti. Tra i fedeli, invece, alcuni mi hanno accusato di averlo fatto per pubblicità, mi hanno criticato“.
Il parroco ha spiegato come è andata la contrattazione: “Mentre celebravo la messa della domenica, quella delle 10.30, con oltre 700 persone presenti, ho detto che avrei messo all’asta il mio Rolex. Alla messa c’erano due imprenditori che hanno alzato la mano e lo hanno bloccato, mettendo sul piatto della bilancia venti agnelli da dar da mangiare ai poveri per Pasqua. Sono stati molto generosi“.
Il parroco ha dovuto fronteggiare le critiche degli animalisti: “Alcuni animalisti mi hanno attaccato, ma sono critiche strumentali. E poi mi dispiace tanto per gli animalisti, ma la Pasqua si celebra con l’agnello. Qui c’è gente che muore di fame, quando i pastori potranno campare con la quinoa io chiederò la quinoa. Io adoro gli animali, ma non si può pretendere di salvare gli agnelli uccidendo i pastori. C’è anche qualche animalista che vorrebbe cuocere il prete e salvare l’agnello. Io sono nell’urgenza di raccogliere cibo, assistiamo più di 400 famiglie, non posso stare dietro a questi giochini”.