Torna oggi in occasione della Festa della Donna, la Gardenia di AISM. Sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica la tradizionale manifestazione di solidarietà promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione (FISM). La campagna di raccolta fondi vede anche quest’anno i volontari di AISM impegnati ad offrire una pianta di Gardenia, in oltre 5000 piazze italiane, a fronte di un contributo minimo di 15 euro. Dell’iniziativa e delle difficoltà di essere affetta da Sclerosi Multipla ne ha parlato Daniela Bonanni, volontaria AISM, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante la diretta di Genetica Oggi.

Daniela sappiamo che sei impegnata già da questa mattina in una delle 5000 piazze Italiane con la Gardenia AISM

Si, ogni anno partecipo a questo grande evento non solo per l’importanza dello stesso ma per la gioia che provo nel farlo. Sono impegnata in una giornata come questa che è stata scelta in occasione della Festa della Donna perché la prevalenza della Sclerosi Multipla è maggiore nel genere femminile. I volontari, che come me collaborano in AISM, sono ormai diventati amici e insieme ci impegniamo in giornate come questa in favore della ricerca. Sul sito www.aism.it è possibile trovare la piazza più vicina dove trovarci. I fondi quest’anno saranno impiegati principalmente per la Sclerosi Multipla pediatrica e ovviamente per finanziare le tante attività scientifiche di AISM.

Com’è vivere oggi con la sclerosi multipla?

Passata la paura iniziale, che anche io ho provato quando mi fecero diagnosi di Sclerosi Multipla, si scopre che proprio grazie alla ricerca scientifica esistono moltissimi farmaci che possono rallentare l’evoluzione della malattia. Io ho usufruito di questi farmaci che hanno molto rallentato la SM e piano piano sono tornata ad una vita attiva. Continuo a lavorare, gioco a Tennis, vado a sciare d’inverno e ho una vita sociale molto attiva. Anche con l’aiuto di AISM ho imparato nuove cose sulla malattia per combatterla al meglio. Passata la paura iniziale tutto è tornato alla normalità. Certo non è tutto come prima perché tante cose cambiano però non è “tutto buio”.

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