Guido Bertolaso, candidato sindaco del centrodestra a Roma, si è detto convinto di aver stravinto le consultazioni organizzate da Noi con Salvini e ha aggiunto, sempre a proposito di Salvini, che nel suo team romano non ci sarebbero le persone più adatte a dargli consigli.

Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma per il centrodestra, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Guido Bertolaso è convinto di aver stravinto le consultazioni informali convocate da Salvini tra i cittadini di Roma: “Mi pare, alla luce dei fatti, sulla base di tutto quello che era stato detto, che le consultazioni in questi gazebo le ho stravinte io. Chi ha votato per me non era taroccato, mentre invece sicuramente sono andate le truppe cammellate di altri candidati a votare diverse volte. Non solo Irene Pivetti, che è stata presente in vari banchetti, ma ho visto anche le fotografie di Marchini e di Storace, che si aggiravano belli felici e contenti in mezzo a quei banchetti. Evidentemente c’era il desiderio di far vedere che qualcuno non era desiderato, mentre invece poi i numeri stanno lì a dire con chiarezza che anche chi si riconosce nella Lega qui a Roma sa chi deve scegliere per far rinascere questa città”.
Guido Bertolaso è ancora disposto ad incontrare Salvini e si dice abituato a risolvere problemi: “Sto girando tutta la città, passerò quartiere per quartiere, buca per buca, via per via. Mentre gli altri chiacchierano io sto lavorando. Un incontro con Salvini? Gli ho fatto sapere che ero lieto di incontrarlo, così guardandoci nelle palle degli occhi potremmo chiarirci e lui potrebbe rendersi conto di chi sono, invece di ascoltare consiglieri più o meno interessati che stanno seminando zizzania. Se qualcuno gli sta facendo il lavaggio del cervello contro di me? Non posso escluderlo. Non credo quelli che gli sono vicini a Milano, ma penso che a Roma si sia organizzato una truppa variopinta e multiforme in cui forse non ci sono le persone più adatte a dargli consigli”.