La notizia, apparsa su moltissime testate internazionali, è di quelle destinate a far discutere molto. E’ bastato che Vittorio Alessandro, il Presidente del Parco Nazionale Cinque Terre ventilasse l’ipotesi di limitare l’accesso di turisti per scatenare il pandemonio.
La possibilità di inserimento di una sorta di numero chiuso per le visite alle Cinque Terre nascerebbe dall’esigenza di preservare il delicato equilibrio della zona. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha già fatto sapere di essere contrario all’ipotesi: “Le Cinque Terre devono essere una grande risorsa turistica dell’Italia; servono investimenti, riorganizzazioni adatte, la fornitura di servizi adeguati e occorre riqualificare l’offerta turistica. Serve uno sforzo pubblico e privato per fare di questi luoghi una grande attrazione internazionale. Il numero chiuso in un paese che deve campare di turismo è un controsenso e un modo per abdicare alle responsabilità”.
Le disdette
Intanto sono già arrivate numerose disdette, scrive Il Secolo XIX, delle prenotazioni dei turisti stranieri. Solo l’ipotesi di accessi limitati alla Cinque Terre ha provocato la reazione immediata del settore, che ovviamente ha indirizzato i flussi turistici in altre direzioni. Le prime disdette, sempre secondo il quotidiano ligure, proverrebbero dall’Asia e dagli Stati Uniti. Sicuramente, a poco più di un mese dalle vacanze di Pasqua, il messaggio lanciato sulla capacità ricettiva del parco delle Cinque Terre non è dei migliori.
Il dietrofront
L’idea proposta era quella di un obbligo di prenotazione delle visite attraverso una card, messaggio che si è trasformato in un boomerang. Così il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre ha dovuto correggere il tiro, chiarendo che non ci sarebbe mai stato alcun cancello a sbarrare l’ingresso alle Cinque Terre e annunciando un incontro chiarificatore con gli operatori del settore.
L’idea proposta era quella di un obbligo di prenotazione delle visite attraverso una card, messaggio che si è trasformato in un boomerang. Così Vittorio Alessandro ha dovuto correggere il tiro, chiarendo che non ci sarebbe mai stato alcun cancello a sbarrare l’ingresso alle Cinque Terre e annunciando un incontro chiarificatore con gli operatori del settore.