Stepchild adoption? Morra fa chiarezza sulla sua linea di pensiero. E spiega cosa accadrà nel Movimento Cinque Stelle, a suo dire, sulla vicenda.
Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, ha parlato di stepchild adoption: “Io voterò sì e ho sempre sostenuto personalmente questa posizione. Il testo lo abbiamo già votato in commissione, adesso abbiamo presentato zero emendamenti, proprio perché non vogliamo dare nessuna scusa per far gettare su di noi la colpa di un eventuale depotenziamento del testo. Noi siamo pronti a votarlo così com’è. Qualora la stepchild adoption non dovesse esser votata in aula io mi domando, che cosa facciamo neghiamo comunque i diritti alle persone che oggi vengono discriminate? Mi sembra inammissibile. Anche senza l’articolo 5 questo potrebbe essere un primo passo, è ovvio. Io ricordo il DDl anticorruzione. E’ stato talmente tanto depotenziato nel dibattito parlamentare da renderlo invotabile. Alla fine abbiamo accettato comunque di votarlo, perché comunque soddisfaceva alcune nostre esigenze fondamentali”.
Morra ha commentato le reazioni arrivate dopo la scelta di Grillo, di concedere libertà di coscienza: “Se mi aspettavo questo dibattito? Sono temi particolarmente sensibili, pertanto era ragionevole attendersi una presa di posizione forte, in un senso o nell’altro. In questi casi si devono mantenere lucidità e razionalità. Visto che il testo in questione non introduce nè le adozioni omosessuali nè la possibilità di affittare uteri, il testo può essere approvato esattamente così com’è. Sono convinto che in Aula ci sarà molta più compattezza di quanto qualcuno oggi non voglia far credere. Il tweet di Formigoni? Non è neanche il caso di perder tempo a commentare sciocchezze. Formigoni è stato coinvolto in vicende poco felici, così come alcuni mondi ecclesiastici, che sono stati oggetto di scandalo. Nel Vangelo c’è scritto non giudicare e non sarai giudicato“.
Da Morra una battuta sulle primarie PD a Milano: “Ormai non ci si deve stupire più di niente. Se un presidente del consiglio sostiene che a far gli schizzinosi sui voti poi si perdono le elezioni, non è affatto un problema di cinesi, romeni o altro. Una società che vuole l’integrazione deve promuovere la partecipazione al voto di tutti. La cosa ridicola è che molti elettori non sapevano neanche i nomi dei concorrenti…”