Da quasi un trentennio risulta essere il progetto di mobilità studentesca di maggior successo a livello europeo. Milioni sono gli studenti partiti, milioni quelli accolti nel nostro paese. Viaggiando tra le nazioni del vecchio continente hanno avuto modo di formarsi, di apprendere, di crescere e di consacrarsi, prima come uomini e poi come studiosi. Stiamo parlando del progetto Erasmus, European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, ideato, vissuto e voluto fortemente dalla prof.ssa Sofia Corradi, meglio nota come Mamma Erasmus.
Istituito nel 1987, nel 2016 compirà ben 29 anni e per tutto questo tempo il progetto Erasmus, ora divenuto Erasmus Plus, ha rappresentato la via dell’indipendenza e dell’autonomia, il crocevia imprescindibile per tutti quegli universitari che attraverso un periodo di formazione all’estero hanno arricchito il proprio bagaglio culturale e compiuto un processo di maturazione significativo anche a livello umano ed esperienziale.
L’Università Niccolò Cusano, che aderisce al programma Erasmus, ha condotto uno studio per identificare quale sia l’impatto dell’esperienza all’estero per i ragazzi che vi hanno partecipato, sia sul piano personale che su quello occupazionale, raccogliendo i dati nell’infografica “Erasmus: il ritratto di una generazione”.
Qual è dunque il profilo dello studente Erasmus? Sono le donne a prevalere (61%), secondo dati interni dell’Ateneo romano, la maggior parte studia alla facoltà di economia, ha 22 anni e parte per un periodo di sei mesi avvalendosi di una borsa di studio del valore medio di 272 euro mensili. In ordine di preferenza le mete più ambite dallo studente Erasmus italiano sono: Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo. L’Italia invece si posiziona al quinto posto tra i Paesi preferiti dagli studenti stranieri.
Dall’infografica emergono altre piccole curiosità: il 64% dei datori di lavoro ad esempio afferma di essere propenso ad attribuire maggiori responsabilità al personale con esperienza internazionale. Impossibile poi dimenticare che dal 1987 ad oggi, circa un milione di bambini sono nati da coppie che si sono formate in Erasmus, la prima vera generazione di cittadini europei a tutto tondo.
L’Università Niccolò Cusano aderisce dallo scorso anno al programma Erasmus+, che offre la possibilità di varcare i confini europei ampliando il raggio di destinazioni possibili per gli studenti e i docenti verso il resto del mondo.
Infografica a cura dell’Università Unicusano