Il caso continua a montare a poche ore dalla messa in onda di “Cinquanta sfumature di grigio”, la trasposizione cinematografica del romanzo erotico della scrittrice britannica E.L. James. La polemica è stata innescata dal Moige, Movimento Italiano Genitori, che ha contestato pesantemente dal decisione dei vertici Mediaset di mandare il film, dai forti contenuti erotici, in prima serata su Canale 5. Detto che la pellicola tratta dal primo dei tre romanzi della James non presenta una componente sessuale così esplicita come nel libro, resta la presa di posizione del Moige, secondo il quale “Cinquanta sfumature di grigio rappresenta una scelta eticamente scorretta di Mediaset, lesiva per i minori che vengono televisivamente violati da una programmazione tv non adatta a loro”.
Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio media del Moige chiarisce le motivazioni alla base della presa di posizione: “Questa non è una televisione capace di esprimere rispetto verso le famiglie che credono nel valore sociale e culturale della tv che utilizza concessioni pubbliche”. Al momento Mediaset non replica, anche se la conferma del palinsesto è più eloquente di un comunicato a mezzo stampa.
Il Movimento Genitori Italiani si schiera per l’ennesima volta contro la messa in onda di programmi televisivi non adatti ad un pubblico di minori. Successe lo stesso con Romanzo Criminale, diretto da Michele Placido e tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo ma non passò sotto silenzio nemmeno il veto posto contro i Cesaroni, l’allegra famiglia allargata le cui vicende, stando al Moige, ruotavano attorno ad argomenti troppo delicati come aborto, matrimonio e famiglia.