Maurizio Pammulli, per tutti i romani Mister Ok, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Quello dello scorso primo gennaio, per Pammulli, è stato il ventottesimo tuffo nel Tevere nel giorno di Capodanno: “Questa tradizione romana va avanti da settant’anni, da ventotto anni sono io a saltare da quel ponte e ogni volta è una grande emozione. Come mi preparo durante l’anno? Mi capita di fare qualcosa al cinema come stuntman, per fare certe cose bisogna sempre essere preparati. Io mi tuffo da venti metri, in un fiume che ha profondità di quattro metri d’acqua. Ora ho 63 anni, ogni anno che passa le ginocchia tremano sempre di più”.
Mister ok torna indietro negli anni: “Come arrivo ad essere Mister ok? Io sono di Ostia, ho conosciuto il primo protagonista di questa tradizione, andavamo insieme al mare, gli stranieri ci davano cento lire per andare a comprare il cornetto o un pezzo di pane. Dopo un po’ di tempo ho saputo che lui faceva il tuffo di Capodanno, così ho iniziato a pensare che avrei potuto essere il suo erede. La prima volta che sono arrivato sul ponte ho detto ‘ma che semo matti?’. Poi ho preso coraggio e ho iniziato a tuffarmi. La prima volta? Non la dimenticherò mai, non mi ero mai buttato da venti metri d’altezza. La sensazione è quella di volare, non si arrivava mai a toccare l’acqua. In quest’ultimo tuffo ho dato una ‘cosciata’ enorme, ancora ho tanti lividi”.
Da Mister ok un giudizio sulla Roma di oggi: “Credo che negli ultimi tre o quattro anni le cose siano peggiorate. Io parlo di periferia, un tempo c’erano più controlli sia dal punto di vista igienico che sociale. I cittadini si sentono abbandonati dalle Istituzioni e questo è un peccato, una città come Roma non esiste da nessun’altra parte del mondo”.
Infine un aneddoto sulla pulizia del Tevere: “Tutti mi dicono che sono pazzo, perché pensano che il Tevere sia molto sporco. Vi posso garantire, però, che il Tamigi è peggio, visto che ci ho nuotato per duecento metri. Stessa cosa vale per la Senna, è peggio del Tevere. Dall’estero, però, dovremmo importare la cultura che porta a valorizzare il lungofiume. Il Tamigi e la Senna rispetto al Tevere sono molto più sporchi”.