Nascono in Iran i muri della gentilezza per aiutare i senzatetto. E l’idea fa già il giro del mondo. Se ne parla in tutto il Pianeta, per una iniziativa solidale che potrebbe essere riproposta ovunque.
Iran, cosa sono i muri della gentilezza per aiutare i senzatetto? Nascono da una iniziativa generata spontaneamente da alcuni abitanti di Mashhad, città settentrionale dell’Iran, che nel frattempo ha iniziato a circolare anche in altre località – per merito soprattutto dell’eco dei social network. All’esterno delle case, sui muri dei palazzi, si sono iniziati a vedere dei semplici ganci ai quali la gente comune ha cominciato ad appendere vestiti, quelli vecchi destinati ad essere dimenticati in qualche armadio e, quelli oramai troppo stretti oppure fuori moda, non sarebbero stati più indossati.
Cosa si trova sui muri della gentilezza per aiutare i senzatetto? Pantaloni, cappotti, scarpe, sciarpe, guanti, berretti.Il materiale appeso ai muri della gentilezza rappresenta un aiuto valido per i senzatetto e i più bisognosi costretti a vivere per strada e a fronteggiare le basse temperature invernali. Lo slogan che accompagna l’iniziativa dei muri della gentilezza dice tutto: “Se non ti serve, appendilo. Se ne hai bisogno, prendilo”. Questo è il messaggio impresso su quel primo muro a Mashhad. Che adesso sta iniziando ad apparire ovunque.
I muri della gentilezza nati in Iran stanno facendo discutere in tutto il mondo. Se ne è parlato in America, nel Regno Unito, in Europa. Tanti, affascinati dalla semplicità dell’iniziativa, stanno studiando il modo per riproporla altrove. “Se non ti serve appendilo, se ti serve prendilo”. E con i muri della gentilezza, finalmente, tra persone si riesce concretamente a darsi un aiuto.