La studentessa fantasma. La studentessa abusiva autorizzata. L’hanno definita in molti modi e in molti hanno raccolto la sua lettera denuncia dalla quale trasuda tutta la sua determinazione, tutta la sua voglia di intraprendere quella che lei stessa definisce la missione più bella del mondo: diventare medico. Noemi Giorgiano ha 19 anni, vive a San Giorgio a Cremano e si è diplomata al liceo scientifico con il massimo dei voti.

Noemi ha sostenuto il test di medicina sia in italiano che in inglese, fallendo per pochi centesimi di punto la prova in lingua madre e superando brillantemente quella in lingua straniera. Noemi avrebbe tutto il diritto di iscriversi e frequentare la facoltà di Medicina all’Università Federico II di Napoli ma per questioni di punteggi, scorrimenti e posti disponibili potrebbe non iniziare mai. Dopo lunghi mesi di attesa, un decreto del Miur dispone il blocco delle graduatorie a scorrimento e il sogno di Noemi rischia di infrangersi per sempre. Radio Cusano Campus ha raccolto il suo sfogo e oggi torna a sentirla per commentare il triste sviluppo della sua situazione. Ai microfoni di Open Day Noemi ha raccontato la sua storia.

Noemi, da studentessa fantasma che lotta per portare avanti il suo sogno di diventare medico alla notizia del decreto emesso in data 8 febbraio. Cosa è successo nel frattempo?

“E’ successo quello che nemmeno nelle mie aspettative più cupe avrei potuto immaginare. Ho continuato a frequentare, tenendomi sempre aggiornata sugli scorrimenti che mi avrebbero portato, un giorno, a frequentare ufficialmente la facoltà di Medicina. Pur non essendo specificato nel bando di concorso, gli scorrimenti hanno sempre avuto durata annuale e anche quest’anno sarebbero dovuti terminare nel mese di agosto, per una questione di equità”.

Ci sono precedenti o è la prima volta che succede una cosa del genere?

“E’ già successo, lo scorso anno hanno bloccato le graduatorie a scorrimento nel mese di giugno e solo grazie all’intervento di alcuni esponenti del mondo politico, tra cui mi piace citare il deputato D’Uva del M5S, sono riusciti a tenerli aperti altri due mesi. Questo decreto esce l’8 Febbraio, con tempistiche discutibili e senza alcun preavviso. Considerando che le stesse graduatorie sono state bloccate per quattro settimane nel mese di dicembre, gli scorrimenti di quest’anno sono stati a malapena 15, con quasi 500 posti ancora disponibili. Giuro che non me lo spiego”.

I test che hai sostenuto si sono svolti tutti regolarmente?

“A dire il vero durante il test in italiano non mi hanno ritirato la fotocopia del documento di identità, come avrebbero dovuto. La stessa cosa è successa ad altri e questo mi ha spinto a fare ricorso, purtroppo i giudici non hanno ritenuto valide le anomalie che avevo denunciato e che sono avvenute durante la prova”.

Cosa pensi dei test d’ingresso e del numero chiuso a Medicina?

“Penso che lo studio sia un diritto e che non debba essere limitato. Penso che non considerare il voto di diploma, come si faceva fino a qualche anno fa, rende il test un vero e proprio terno a lotto. Se avessero preso in considerazione la mia carriera liceale io starei già studiando ufficialmente medicina, invece ruota tutto attorno alla giornata del test, è tutto troppo casuale. Secondo me il modello francese sarebbe una strada percorribile, con una selezione in corso d’opera e non preventiva. Ma se in Italia non cambiano le cose andrò a studiare all’estero, sono costretta”.