Alessandro Calcaterra, ex nazionale pallanuoto medaglia di bronzo ad Atlanta ed attuale centro-boa della Roma Vis Nova, è l’esempio per perché servirebbe più spazio in Italia agli sport minori. E’ un ragazzo pulito e simpatico che non si tira indietro quando c’è da tirare qualche bonaria “bordata”. Ospite di LINGUE A SONAGLI su Radio Cusano Campus scherza apertamente sui calciatori e sulla sua possibile presenza in tv e poi tira fuori un’idea geniale sul futuro della pallanuoto.
Alessandro Calcaterra, ex-nazionale pallanuoto e centro-boa della Roma Vis Nova, fa il suo lavoro: dare e prendere botte. Questa volta però non è in vasca ma davanti ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Sul calcio e i calciatori: “Quando fanno certe simulazioni a volte mi viene proprio da sorridere. Forse perché da noi serve un minimo di fisico, devi almeno essere alto un metro e ottanta. Per esempio sarebbero perfetti Buffon e Ibrahimovic mentre Messi potrebbe giocare solo sulle spalle di Giovinco”.
Sul futuro della pallanuoto in Italia: “C’è una ricetta per rendere molto più popolare questo sport. Si dovrebbe cambiare il periodo in cui si fano le partite. La pallanuoto è una disciplina che si gioca nell’acqua, l’acqua chiama l’estate e d’estate il calcio è meno presente. La gente in vacanza potrebbe godersi le partite sul lungomare. Basterebbe mettere in inverno le grandi competizioni come i mondiali, tanto quelle se le vedrebbero tutti lo stesso”.
Sull’Olimpiade ad Atlanta: “Nella semifinale con la Croazia è stato un minuto di pura sfiga. Eravamo sopra di un gol agli sgoccioli della partita e poi in sessanta secondi abbiamo preso due rigori contro ed abbiamo perso 7 a 6. E’ nella cultura dello sport accettare le sconfitte ma quella non l’ho ancora accettata. Ci penso sempre perché non ho più la possibilità di riscattarmi. Nella mia testa quella partita l’ho rigiocata mille volte. E’ stata l’unica volta in cui ho pianto tanto che mi sono dovuto coprire con l’asciugamano”.
Sul Doping: “Da noi non c’è perché non ci sono soldi. Che ti dopi a fà? Il ciclismo ha meno soldi del calcio ma qualche ciclista famoso ha fatto pubblicità e questo potrebbe ingolosire”.
Sulla sua presenza in tv: “Non dico no alla tv a prescindere. Dipende dalle cose. Per esempio forse la penso diversamente da alcuni snob ma a me certi reality piacciono molto. Mi autocandido per la prossima stagione di Pechino Express perché è una trasmissione che guardo sempre volentieri. Valuterei anche l’Isola dei Famosi ma più che altro per perdere qualche chilo facendomi pure pagare”.